La moto è ancora tragedia
Superbike sconvolta dalla morte del 17enne McIntyre In Australia fatale l'impatto con altri due piloti rimasti feriti
Ieri,durante la gara della classe 600 Superstock australiana, competizione di contorno del mondiale, è deceduto l'australiano Oscar McIntyre, giovane pilota 17enne rimasto coinvolto in una carambola al secondo giro. McIntyre ha perso il controllo della sua Yamaha R6 ed è finito fuori pista a tutta velocità alla fine del rettilineo di partenza, il pilota non è riuscito ad impostare la curva 1, una svolta veloce a destra. McIntyre è finito sul prato tagliando tutta la via di fuga e rientrando in pista quando sopraggiungeva il gruppo e l'impatto è stato inevitabile. Il diciassettenne ha avuto la peggio. Serie, ma non gravi, invece le condizioni degli altri due piloti rimasti coinvolti nell'incidente che sono i due australiani Luke Burgess e Michael Lockhart: Burgess è stato dimesso dal centro medico già nel pomeriggio di sabato viste le buone condizioni generali del pilota, mentre Michael Lockhart trattenuto nel centro medico in osservazione e rimarrà passerà lì la notte in osservazione ma non è in pericolo di vita. La gara è stata immediatamente sospesa per permettere ai soccorsi di intervenire, quando poi si è appresa la tragicità dell'incidente sono state annullate tutte le manifestazioni della giornata. Niente Superpole per la Superbike anche per dare spazio alle autorità locali di effettuare i dovuti rilievi sul luogo dell'incidente, ai piloti non è rimasto che rimanere chiusi nei box in un clima surreale che ha portato tanta amarezza in tutto il paddock. Il motociclismo è chiaramente uno sport pericoloso, e molto si è fatto e si continua a fare per la sicurezza ma non bisogna mai abbassare la guardia. La memoria è subito corsa a quel tragico fine settimana di ottobre quando perse la vita il nostro Simoncelli, come racconta uno sconfortato Micheal Fabrizio: «Quella di Simoncelli è stata una pura fatalità - racconta il pilota romano della BMW Italia - questa invece si poteva evitare. È uscito di pista alla prima curva, è andato dritto ed è sbucato alla curva dopo». Poi il pilota del team BMW Italia svela un retroscena: «È successo anche a me la stessa cosa nello stesso identico punto: arrivato tra la curva 2 e 3 mi sono trovato davanti in mezzo alla pista Jakub Smrz (pilota del tema Ducati Liberty Racing) che è rientrato in pista all'improvviso dietro la curva 2 perché aveva commesso lo stessoerrore. Questo ragazzo è stato sfortunato, ma si doveva evitare. Sono cose che fanno molto male, il gran premio si disputerà in un'atmosfera surreale». «Ogni dichiarazione sembra superflua - commenta Max Biaggi - siamo tutti molto amareggiati per quanto è successo, ed è stato logico sospendere tutte le attività della giornata». Tanta l'amarezza anche in casa Kawaski, nonostante la prima posizione di Sykes alla terza pole nella carriera: «Voglio innanzitutto fare le mie condoglianze alla famiglia del giovane pilota scomparso - ha proseguito Sykes che domani partirà davanti a tutti nella griglia di partenza -. Riguardo le mie prove posso dire di aver sfruttato bene i progressi compiuti il giorno prima». Prima del gran premio tutti i piloti effettueranno un giro di pista a bassa velocità, e la Superbike rispetterà un minuto di silenzio prima del via per ricordare il giovane e sfortunato McIntyre. L'ordine di partenza è stato determinato dalla classifica combinata delle due sessioni di qualifica: Biaggi il meglio piazzato tra gli italiani con il secondo posto dietro a Sykes, e davanti a Carlos Checa. Settimo Canepa, decimo Fabrizio 13° Melandri, davanti a Giugliano.