Caos Lazio, ancora giallo sulla panchina
Un'altra giornata a dir poco turbolenta per la Lazio che deve ancora sciogliere il nodo allenatore. In serata, infatti, ancora non si conosce chi siederà domenica sulla panchina biancoceleste nel posticipo con la Fiorentina. L'incontro con il presidente Lotito atteso dal dimissionario Edy Reja, infatti, non si è ancora svolto e il tecnico attende sviluppi nell'albergo, in zona Ponte Milvio, scelto come sua dimora romana. Con il passare delle ore, però, sembra che la società biancoceleste stia pensando di accettare le dimissioni presentate dal tecnico mercoledì e in un primo momento respinte per permettere alla squadra di avere la sua guida tecnica contro l'Atletico Madrid. Lotito starebbe pensando a una soluzione «ponte» interna con il tecnico della Primavera Alberto Bollini per poi affidare la squadra da lunedì probabilmente a Gigi De Canio. E con l'ex allenatore del Lecce il patron biancoceleste avrebbe avuto un incontro in tarda serata. All'arrivo all'aeroporto di Fiumicino, di ritorno dalla capitale spagnola, l'allenatore goriziano aveva ribadito: «Quello che dovevo dire l'ho già dichiarato ieri» ed è salito scortato dal responsabile della comunicazione biancoceleste De Martino sull'autobus che ha condotto la squadra al centro sportivo di Formello. Le dichiarazioni di ieri, appunto. Dichiarazioni in cui affermava che «aspettava una risposta dalla società». Una risposta però a quale quesito? Sembrerebbe che Reja avrebbe chiesto la «testa» o, quantomeno, di limitare il diesse Igli Tare, con cui rapporti non sono più idilliaci dopo il mancato arrivo dei rinforzi chiesti nella finestra di mercato invernale. La risposta del presidente, però, sino ad oggi, non sarebbe giunta. Il confronto richiesto dal tecnico non c'è stato, almeno a Formello. Dove, seppure con un ritardo di circa venti minuti rispetto all'entrata in campo dei giocatori, Reja ha diretto quello che sembrerebbe il suo ultimo allenamento da biancoceleste. Nel centro sportivo, l'allenatore è rimasto poi ben oltre l'uscita dei giocatori. A pochi metri dallo stesso Tare, ma i due non si sarebbero incontrati. Mancava sicuramente il presidente Lotito. La permanenza del goriziano oltre l'orario abituale, probabilmente era voluta per permettere l'incontro con il numero uno biancoceleste. Ma, è stata vana. Il tecnico, attraverso un'uscita secondaria, ha quindi depistato i giornalisti che l'attendevano fuori e si è rifugiato nel suo albergo dove ha cenato in attesa di sviluppi. Tranquillamente. Il suo ruolino sulla panchina laziale glielo permette: su 92 incontri ha fatto registrare 46 vittorie, 18 pareggi e 28 sconfitte; il rapporto con i giocatori è buono e, dalla vittoria della Stracittadina, anche con buona parte dei tifosi. Il 4 marzo è ancora tempo di derby, la Stracittadina però potrebbe perdere uno dei suoi protagonisti. Sulla vicenda dell'allenatore della Lazio hanno detto la loro due ex ct azzurri, Dino Zoff e Marcello Lippi: «nell'interesse di tutti - avverte Zoff - credo che le dimissioni di Reja rientreranno. Mi sembra una situazione molto esagerata e sproporzionata, visto che il tecnico della Lazio ha fatto benissimo e la formazione biancoceleste è terza e in piena corsa per la Champions». Lippi ha invece escluso un suo sbarco sulla panchina biancoceleste: «L'ho sempre detto e ripetuto migliaia di volte, io in Italia non allenerò più. Con questo credo di aver detto tutto».