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Niente sconti, Ibra salta la Juve

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La Corte di giustizia federale conferma la squalifica: ricorso respinto Milan furioso: «È un grave errore giuridico: non era un atto violento»

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Laprima sezione della Corte di giustizia federale ha respinto il ricorso presentato dalla società rossonera, confermando la decisione presa dal giudice sportivo Gianpaolo Tosel: tre giornate di squalifica per Ibrahimovic, reo di aver colpito Aronica con una manata durante la partita dello scorso 5 febbraio contro il Napoli. Il Milan non ha affatto gradito la sentenza. La società rossonera si aspettava una riduzione della pena, perché – come spiegato dall'avvocato Leandro Cantamessa all'uscita dagli uffici romani della Federcalcio – «lo schiaffo di Ibrahimovic non era un gesto violento, ma solo antisportivo». Durante l'arringa difensiva il legale del Milan ha parlato anche del pugno rifilato lo scorso anno dallo svedese al giocatore del Bari Marco Rossi: in quel caso – addirittura più grave dell'attuale secondo Cantamessa – la Corte di giustizia federale ridusse la pena inflitta all'attaccante rossonero, da tre a due giornate di squalifica. La disamina dei precedenti, però, non ha affatto convinto i giudici, anche perché stavolta Ibrahimovic ha colpito Aronica quando il gioco era fermo e dunque il gesto non è riconducibile in alcun modo nella dinamica della gara. Per conoscere le motivazioni esatte della Corte bisognerà attendere, ma certo il Milan non ha affatto gradito la sentenza: «La decisione della Corte di Giustizia Federale – si legge nel comunicato ufficiale apparso sul sito del club rossonero – è ingiusta perché ha applicato una sanzione destinata agli atti violenti ad un atto che violento non è stato. Èun grave errore giuridico». Milan infuriato, dunque, alla faccia dell'ipotizzato patto di non belligeranza siglato a inizio settimana con la dirigenza della Juventus. Galliani ha preferito tacere, ma certo il suo malumore ben traspare dalla nota ufficiale della società. Il problema più grande, del resto, deve affrontarlo Allegri, perché sostituire Ibrahimovic è impresa ardua. Il tecnico rossonero può contare sui recuperi di Nesta e Mexes in difesa, ma lo schieramento offensivo è un rebus. Maxi Lopez ha accusato un piccolo problema al polpaccio, ma la speranza di Allegri si chiama Boateng, altro giocatore impossibile da rimpiazzare: se il ghanese non dovesse farcela, il tecnico rossonero dovrebbe affidarsi al tridente Emanuelson-Robinho-Pato e forse rimpiangere lo squalificato Ibrahimovic.

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