Daniele Palizzotto «Se gli arbitri hanno paura di dare i rigori alla Juventus, con l'Inter sono terrorizzati».
Allavigilia della partita con il Bologna, crocevia fondamentale della stagione nerazzurra, l'allenatore testaccino ha replicato con fermezza allo sfogo di Antonio Conte, infuriato per i rigori non concessi alla Juve contro il Parma. La riflessione di Ranieri è basata sui numeri. Se la Juventus finora ha ricevuto un solo penalty, l'Inter ne ha dovuti fronteggiare ben sei: soltanto il Genoa è stato più «sfortunato», con otto rigori a sfavore. «Io non cerco scuse – ha spiegato Ranieri – ma certo quest'anno il vento ci è stato contrario. Del resto posso arrabbiarmi quando il direttore di gara non ha in mano la partita, ma non sono d'accordo con le proteste di Conte: spero che gli arbitri non si facciano condizionare da chi alza la voce». Un pensiero chiaro e preciso, alla vigilia di una partita fondamentale per l'Inter. Stasera nell'anticipo della 24ª giornata i nerazzurri ospitano il Bologna con un solo imperativo: vincere per riprendere la marcia in campionato. Finora il girone di ritorno della squadra di Ranieri è stato disastroso: un punto in quattro partite, raccolto in casa contro il Palermo. Poi le sconfitte di Lecce e Roma, fino alla storica debacle interna contro il Novara fanalino di coda. «Veniamo da partite per nulla esaltanti – ha dichiarato Ranieri, alla guida dell'Inter propria dalla gara d'andata contro il Bologna – abbiamo preso belle batoste. Le ragioni del calo? Alcune volte le spiegazioni sono complesse: a Lecce il portiere avversario si è superato, contro Palermo e Novara abbiamo costruito molto esponendoci senza attenzione alle ripartenze». La partita contro il Bologna non sarà differente. «Dobbiamo fare attenzione – ha avvertito Ranieri – perché fuori casa la squadra di Pioli è ancora imbattuta nel 2012 (tre pareggi contro Napoli, Roma e Lecce, ndr). Dovremo giocare con attenzione nonostante le defezioni. A proposito, Julio Cesar vuole esserci nonostante il dolore al gomito. Milito e Stankovic hanno l'influenza, Samuel e Alvarez sono indisponibili, ma Forlan è pronto». Conquistare tre punti stasera è fondamentale per l'Inter. Perché la qualificazione Champions è ancora alla portata, almeno numericamente («La quota per il 3° posto potrebbe essere più bassa del solito», ha osservato Ranieri). E poi mercoledì prossimo riparte l'avventura europea, con la fondamentale trasferta di Marsiglia per un ottavo di finale per nulla impossibile: sprecare l'opportunità di avanzare in Champions, dove resteranno in corsa anche squadre come Lione, Zenit o Benfica, sarebbe delittuoso. «Siamo continuamente sotto esame – ha ammesso Ranieri – ed è normale. Guardiola ha indossato la sciarpa dell'Inter? Non l'ho visto, ma ho 60 anni, queste cose non possono darmi fastidio: io credo nel nuovo progetto, darò il massimo per farne parte». Al nuovo progetto, invece, non parteciperà Zarate. L'argentino ha rifiutato il trasferimento in Russia e divorziato con il procuratore Bozzo, in contrasto con il fratello Sergio ora unico procuratore. «Mauro è un fenomeno – ha dichiarato Ranieri – ma un po' anarchico, non ingrana nel nostro sistema». L'argentino sembra destinato a tornare in biancoceleste. Ma questo non è un problema dell'Inter: oggi c'è il Bologna, sbagliare è vietato.