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Adriano Serafini «Non sono un diciottenne, ho l'esperienza per far bene da subito».

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Unacarriera tra i più grandi club verdeoro, uno scudetto vinto nel 2010 con la Fluminense, poi il grande salto in Europa. Accompagnato in conferenza stampa dal diesse Walter Sabatini, il venticinquenne sa che il tempo stringe per guadagnarsi la possibilità di una conferma nella Capitale: «Roma è il posto giusto, mi servirà meno tempo per adattarmi. Non mi interessa giocare tutte le partite da qui alla fine del campionato, il mio obbiettivo è convincere allenatore e società delle mie qualità». Un calciatore definito duttile e poliedrico, capace di ricoprire tutti i ruoli in mediana: «In carriera ho giocato principalmente come centrocampista interno, ma sono stato anche schierato come laterale di sinistra e attaccante. In Brasile ci si allena a tutto campo, qui in Italia c'è un lavoro personalizzato al ruolo. Le differenze ci sono, ma non avrò problemi». Marquinho è pronto all'esordio, ispirato dai grandi nomi del calcio: «Sto lavorando bene, potrei esserci già con il Parma. I miei idoli sono Ronaldinho e Zidane». A Luis Enrique basterebbe la metà.

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