Guidolin vuole sognare ancora
Lochiarisce subito il tecnico dell'Udinese, Francesco Guidolin, nella consueta conferenza stampa della vigilia di Europa League, preannunciando un cambio di strategia rispetto al turn-over spinto attuato nella fase a gironi. «Nel girone - ha detto ai giornalisti - abbiamo fatto una scelta, abbiamo passato il turno facendo giocare tantissimi giocatori e anche molti giovani. Ma adesso è una storia diversa. Ci teniamo tantissimo a passare il turno. Per questo cercherò di schierare in campo la migliore squadra possibile», tenendo conto che di fronte si troverà una squadra di tutto rispetto e in casa friulana peseranno le assenze di Isla e Di Natale. «Purtroppo - ha ammesso - perdiamo un giocatore come Isla per tutta la stagione, ora non abbiamo Di Natale, ma credo che tornerà a breve. Ci dobbiamo concentrare sui giocatori che abbiamo, carichi dalle belle parole rilasciate in questi giorni dal Presidente. Il Paok è una squadra ben allenata, ben organizzata, difficile da battere». L'Udinese oggi giocherà in casa, ma allo stadio ci potrebbero essere più tifosi greci che friulani: «Ci dispiace, sentiamo l'importanza della partita, del periodo, della straordinarietà dei risultati ottenuti dalla squadra contro ogni pronostico. Dobbiamo solo essere bravi per la nostra maglia - ha ammonito - per noi stessi e basta». Infine, un commento sul posto in meno in Champions che l'Italia avrà il prossimo anno: «Non credo sia un segnale di crisi del calcio italiano - ha sostenuto Guidolin - per me non lo è, è ancora di ottimo livello anche se quello tedesco sta crescendo molto». A mettere in allerta sui rischi Paok ci pensa poi anche Pinzi, un «reduce» bianconero dall'eliminazione dall'Uefa di 11 anni fa, quando vincere in casa non fu sufficiente: «È una doppia sfida, bisogna ragionare sui 180 minuti; sappiamo che gol fuoricasa vale tantissimo. Sono carico, la voglia di tornare dopo lo stop per l'infortunio è tantissima, in una gara così importante. Adesso l'Europa si fa bella, le partite sono a eliminazione diretta. Sappiamo che loro partono subito a duemila all'ora nei primi minuti, dobbiamo subito fargli capire che vogliamo passare il turno. Siamo carichi, conosciamo anche i loro punti deboli». Infine un pensiero sul Toumba Stadium: «Ricordo un'atmosfera calda, clima quasi infernale, ma in campo si va sempre undici contro undici e vince chi merita», ha concluso. Intanto Isla è stato operato al ginocchio a Villa Stuart: per lui sei mesi sto. Operato al menisco anche Badu.