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Lazio, il meglio sta in mezzo

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Tra i tanti miracoli compiuti dall'ormai perenne emergenza biancoceleste, c'è anche quello di aver fatto ritrovare a centrocampo due fuoriclasse che la maglia della Lazio la vestono da anni, eppure hanno sempre faticato parecchio a coesistere. Francelino Matuzalem e Cristian Ledesma costituiscono, a detta di tutti, una coppia di mediani tra le più forti in assoluto in serie A. Il primo è arrivato alla Lazio nel 2008, il secondo due anni prima. Eppure se cercate su internet una loro foto insieme faticherete molto a trovarla. E poco centra il fatto che un brasiliano e un argentino di norma sono come cane e gatto. Matuzalem e Ledesma, in realtà, hanno un ottimo rapporto. Decisivo è stato il momento più difficile per Cristian da quando è arrivato alla Lazio. Lotito lo mette fuori squadra e Francelino, insieme a Lichtsteiner, è uno dei pochi a esporsi per chiederne il reintegro. Se il discorso si sposta poi a livello tattico, il matrimonio è perfetto. Entrambi sono dotati di ottima tecnica, il brasiliano un più manovriero, l'argentino più solido e dotato di un senso della posizione innato nella fase di copertura. Come peraltro il recente esperimento da centrale difensivo ha confermato. E allora perché li si è visti così poco insieme? La «colpa» è di Matuzalem. Da anni convive con una muscolatura molto fragile, che l'ha costretto spesso a guardare le partite dalla tribuna. Tanto che il suo record di presenze in campionato con la Lazio risale all'anno scorso: appena 22. L'inossidabile Ledesma, per dire, quest'anno ne ha già una in più. Su Cristian puoi contarci: gioca sempre e comunque, anche quando ha una caviglia formato gigante o la testa fasciata. Negli ultimi tempi, poi, ci si è messo anche Reja. L'anno scorso vedeva i due in alternativa, al fianco di Brocchi. Quest'anno è partito con un centrocampo a tre che mal si adattava alle loro caratteristiche. Poi c'è stata la «morìa» di mediani, il mercato deludente, il forfait di Rocchi. Reja ha potuto schierare una sola punta e ha dovuto rinfoltire la mediana. In pratica erano rimasti solo loro due. Rieccoli insieme, tre partite consecutive, come per magia. In campo il livello del gioco è cresciuto esponenzialmente, così come il bottino raccolto: sei punti, con in mezzo la perla della vittoria sul Milan. Se proprio si vuole trovare un difetto ai due è la poca confidenza con il gol. Un paradosso se si pensa che entrambi sono dotati di un buon tiro dalla distanza che in partita non disdegnano di provare. Eppure negli ultimi due campionati il brasiliano non è mai riuscito a gonfiare la rete, l'argentino ci lo ha fatto solo due volte, una su rigore. Compensano, per fortuna, con gli assist: indimenticabile, per i tifosi, quello con cui Matuzalem ha mandato in gol Klose nei minuti finali del derby. Se si dovessero sbloccare anche come finalizzatori, i sostenitori biancocelesti avrebbero di che divertirsi. Per adesso possono goderseli così: la coppia dei campioni è tornata, la corsa alla Champions può continuare.

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