Federer in caduta libera
Maltrattato da Isner in Coppa Davis, in affanno nel doppio Programmazione frenetica: troppi 20 tornei a 31 anni
Ilprimo turno di Davis ha emesso verdetti duri e inaspettati: prevedibile anche se poco incoraggiante la netta sconfitta azzurra in Repubblica Ceca, sorprendente nella sostanza ma soprattutto nella forma la debacle della Svizzera, tradita dal fenomeno di Basilea. Come sta Federer? Perché, per la prima volta dal 2004, ha optato per una programmazione frenetica, rispondendo alla convocazione elvetica per un poco attraente primo turno di Davis contro gli Usa, per lo più sulla terra rossa indoor di Friburgo? E perché ora gioca il torneo di Rotterdam (debutto domani contro Mahut) dimenticando l'età avanzata (31 anni ad agosto) e gli obiettivi stagionali, Olimpiade e Wimbledon? Domande lecite, considerando le pessime prestazioni fornite nel corso del weekend. Mister 16 Slam è stato prima maltrattato dal gigante Isner in singolare, poi ha ceduto il punto decisivo in doppio insieme all'altrettanto disastroso Wawrinka. Davvero sorprendente, ricordando la cavalcata vincente della coppia svizzera ai Giochi di Pechino 2008. Ciò che più sorprende, però, è l'atteggiamento di Federer: dimesso, incapace di reagire, quasi rassegnato alla sconfitta. Eppure il fenomeno di Basilea non perdeva un singolare in Davis dal settembre 2003, quando a Melbourne si arrese al beniamino di casa ed ex numero uno Hewitt. Eppure Isner non è Nadal, ma neppure Hewitt: due volte l'americano aveva affrontato il re svizzero, due volte ne era uscito con le ossa rotte. Ma allora cosa è successo a Federer? Un semplice passaggio a vuoto? O forse l'inequivocabile segnale del declino? I numeri sono impietosi: lo svizzero non conquista uno Slam dall'Australian Open 2010 e non vince un torneo importante all'aperto da un anno e mezzo (Masters 1000 Cincinnati). Ma allora perché questa programmazione frenetica? Solo nel 2003 Federer aveva disputato oltre 20 tornei (furono 23, con tre turni di Coppa Davis), mentre nelle ultime 5 stagioni in un'unica occasione ha giocato oltre 80 partite (furono 82 nel 2008). E allora perché un 2012 «con venti tornei e fors'anche 90 partite»? Non era meglio concentrarsi sugli appuntamenti importanti?