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Dario Briscolini A Bergamo vince la noia: finisce 0-0 tra Atalanta e Lecce.

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L'Atalantaspreca una buona occasione per allontanarsi dalla zona retrocessione che ora dista 6 punti; il Lecce rimane ancora al terzultimo posto e rischia molto: stasera il Siena quartultimo, in campo contro la Roma, ha la possibilità di allungare sui pugliesi (e deve ancora recuperare il match casalingo col Catania). Il risultato è giusto. Il primo tempo offre qualcosa in più per merito dell'Atalanta che si rende pericolosa soprattutto con le accelerazioni di Schelotto e le idee di Moralez. A metà della prima frazione il miglior momento bergamasco: due pali in una manciata di minuti. Prima è Marilungo che sfrutta un lancio sbagliato di Oddo e piazza un diagonale che si stampa sul montante. Il secondo legno viene colpito da Peluso su cross di Schelotto. Lecce non pervenuto in tutto l'arco della gara. Gli attaccanti di Cosmi fanno poco movimento e non permettono le verticalizzazioni dei centrocampisti: male Bojinov (sostituito dall'ancora più imbarazzante Muriel) che appare un corpo estraneo alla squadra. Nella ripresa gli orobici protestano per un possibile fallo in area di Blasi su Denis ma poi scompaiono e forse per la paura di perdere si accontentano del pari. Per Cosmi il punto può andar bene anche se c'è bisogno di vittorie per risalire: «Visto quello che abbiamo fatto ce lo prendiamo volentieri. Il nostro primo tempo non è stato bello, nella ripresa siamo stati più ordinati pur proponendo poco». Amareggiato Colantuono: «Avremmo meritato di più soprattutto nella prima frazione di gare».

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