Catania cala il poker Genoa affonda
Epensare che Caracciolo in Liguria non la buttava dentro neanche con le mani, mentre il suo sostituto, Gilardino, è stato l'ultimo infortunato in ordine cronologico in casa genoana. Il Catania, invece, torna al successo dopo due mesi (l'ultimo risaliva al 18 dicembre) e conquista tre punti d'oro per la sua classifica, che dopo con due gare ancora da recuperare si era cominciata a fare preoccupante. Per allontanare ansie e timori i siciliani hanno spinto subito sull'acceleratore e già al 7' sono passati in vantaggio con un rigore di Lodi, accordato dal giovane arbitro Giacomelli di Trieste per un fallo di Birsa su Gomez. Il primo quarto d'ora del Catania è stato poi strepitoso, con il Genoa incapace di reagire e all'intervallo l'1-0 stava stretto ai siciliani, che dilagavano poi nella ripresa, sempre in virtù di un primo quarto d'ora di tempo d'intensità eccezionale. A salire sugli scudi era Barrientos, che al 4' e al 7' firmava il secondo e il terzo gol prendendosi tante rivincite sulla malasorte che lo aveva perseguito nei mesi passati sotto forma di infortuni. Dopo la partenza di Maxi Lopez il ragazzo è destinato ad avere sempre più spazio negli schemi di Montella, un allenatore che sta crescendo sempre di più e che non ci stupiremmo di ritrovare molto presto sulla panchina di una grande squadra. Il suo Catania è un vero e proprio gioiellino di provincia, che a tratti esprime un calcio sopraffino fatto di tecnica, intensità e grinta. Tutte qualità che ha messo pienamente in mostra nella partita di ieri, definita «quasi perfetta» dallo stesso Montella e chiusa dal quarto gol, segnato da Bergessio al 62' direttamente su rinvio del portiere. È chiaro che tanta sinfonia catanese è stata suonata anche grazie alle stonature di un Genoa che lontano da Marassi non riesce proprio a ritrovarsi, al punto di aver perso otto trasferte su undici, con diciotto reti subite solo nelle ultime quattro.