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Un bel segnale contro la burocrazia cieca e sorda

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Rejacambia nella ripresa, Ledesma centrale di difesa, dentro Kozak, in diciassette minuti la Lazio ribalta la situazione e si riprende la zona Champions, si arrangi chi deve ancora giocare. Una partita rocambolesca, sbaglia tutto il Cesena che si vota al bunker, stretta a ridosso della propria area vanifica la superiorità numerica, subisce l'assalto imperioso dei romani, quando va sotto non trova repliche apprezzabili, la Lazio chiude al meglio gli spazi, lascia le briciole al monotono attacco dei romagnoli, ai quali non basta il grande ritorno di Iaquinta. E finalmente, oggi anche il maxispezzatino osserva un turno di meritato riposo. In attesa che il fine settimana restituisca qualche certezza e che le decisioni della Lega si adeguino alle minacce di un clima terrificante. La Roma non sa ancora se lunedì sera dovrà giocare a Siena sfidando il gelo nelle ossa e il ghiaccio sotto gli scarpini, oppure più ragionevolmente sarà decretato l'anticipo al pomeriggio. Anche se gli appelli al buonsenso cadono quasi sempre nel vuoto. Ma dalle prossime ore avremo qualche notizia in più anche per il Nord, strana eccezione la quasi sicurezza per la trasferta del Milan a Udine, campo per ora impeccabile. Ma non esistono certezze per la Juve a Bologna, dove la neve ha lasciato tracce vistose, pericolo di rinvio per Bergamo e Milano, lì l'Inter attende il Novara, vicino di casa. Certo, con i recuperi che continuano ad accumularsi e con le coppe che riprendono il loro cammino, trovare spazi accettabili nel fitto calendario sarà impresa tutt'altro che agevole.

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