Ferrari brutta e lenta... per ora
Almomento però la F2012 non dà i tanto attesi segnali di riscossa. Anzi, sta ripetendo in fotocopia i test di un anno fa tra guasti improvvisi, problemi all'aerodinamica e tantissimi giri per accumulare informazioni che, detto con franchezza, non si sa esattamente dove finiscano. Nel penultimo giorno a Jerez de La Frontera c'erano i migliori: Vettel, Alonso e Hamilton. Ma, come mercoledì, davanti a tutti ha chiuso una Mercedes. Dopo Schumacher, Rosberg, i tempi però non sono veritieri perché la monoposto ha ancora gli scarichi soffiati, vietati quest'anno. Assume quindi un valore rilevante, la prestazione di Grosjean su Lotus (non si dimentichi che è l'ex Renault del 2011) ovvero la stessa macchina di Raikkonen primo martedì. Il progetto è buono, se «Iceman» non ha perso la sua cattiveria agonistica possiamo già mettere nero su bianco che dall'Australia in poi, lo spettacolo sarà garantito. Grosjean ha staccato un importante 1'17"613, otto decimi più rapido di Vettel e Hamilton che hanno viaggiato sullo stesso ritmo. E la Ferrari? Nessun passo avanti rispetto ai primi giorni: settima dietro a Perez e esordio con stop per Alonso. Lo spagnolo, con le gomme dure è stato vicino ai più bravi, poi è stato frenato da un problema idraulico. Alla fine ha compiuto 67 giri fermandosi a un distacco siderale di due secondi, non da Red Bull o McLaren, ma dalla Lotus. Quando ha potuto girare, sulla monoposto, si notavano numerosi sensori, ognuno con una funzione, anche quello per rilevare le temperature dei gas di scarico nella zona sinistra dell'alettone posteriore. Insomma è confermata la sensazione di Massa: «C'è molto lavoro da fare, più del previsto». Il direttore tecnico Pat Fry ci va ancora più pesante: «Non sono felice del livello in cui siamo. Penso che ci sia spazio per migliorare. L'affidabilità va bene, stiamo bene anche a livello di prestazioni ma possiamo migliorare. Non sarò soddisfatto fino a quanto non funzionerà tutto». Tuttavia, oggi, dall'ultima giornata di prove ci si aspetta un ruggito che spaventi gli avversari, in primis gli ex iridati Vettel, Hamilton e Schumacher. Sicuramente se lo aspettano i 4-5 mila tifosi che hanno affollato le gradinate per vedere l'asturiano a cui hanno dedicato uno striscione: «Non guiderai mai solo». Si vedrà, ci sono ancora due sessioni di prove per tirare fuori il «gran potenziale» intravisto dall'ottimista Massa.