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Il «colpaccio» può cambiare il senso della stagione

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Qualcheatteggiamento contraddittorio della panchina romanista, al Massimino, lascia Luis Enrique senza due pezzi da novanta come Totti e De Rossi. La speranza in un colpaccio che conforterebbe notevolmente la classifica attuale sembra affidarsi soprattutto alle statistiche, che indicano la Roma come squadra egemone nei primi venticinque minuti delle partite fin qui giocate. Spera, il tifoso, che gli adolescenti della prima linea facciano la parte dei Pierini terribili, ma il Catania di Montella promette battaglia, come è giusto, sarà una parentesi breve quanto intensa, auspicabile prevalga la serenità che il tecnico sta trasmettendo, come testimonia anche la conferenza stampa di vigilia. Dopo le schermaglie dialettiche che hanno animato gli ultimi giorni, Milan e Juventus si affrontano sul campo per la semifinale di Coppa Italia. Stasera Ibra sarà in campo, se non ci saranno giochetti di poteri salterà invece la sfida di campionato, vero però che in Italia il regolamento vale per tutti, ma spesso non per chi è più uguale degli altri. Domani sarà la volta di Siena e Napoli, stessa data per la Lazio massacrata dagli infortuni e con la prospettiva di un difficile turno di Europa League con l'Atletico Madrid, avversario scomodo il Cesena alla disperata ricerca di ossigeno per la sua allarmante classifica. Un venerdì di sano riposo per tutti, sabato ancora in campo il Milan a Udine, una sfida che la Juventus di Conte seguirà con particolare interesse, per la capolista la notturna della festa, a Bologna. Altro anticipo del sabato, ancora in notturna salvo ulteriori impedimenti climatici, derby delle isole tra Cagliari e Palermo. Ma la coda propone ancora un duplice impegno, quello di Siena per la Roma, ostacolo tutt'altro cheagevole dopo l'impresa torinese dei toscani. Al Napoli tocca il Chievo, meno terribile.

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