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Capello si dimette Inghilterra senza ct

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LONDRADa ieri Fabio Capello non è più il ct dell'Inghilterra. Al termine di un incontro di circa un'ora con i vertici della Federcalcio britannica il tecnico di Pieris ha rassegnato le dimissioni che non sono state respinte. A provocare l'addio il caso Terry. Il giocatore del Chelsea, sotto inchiesta per i presunti insulti razzisti ad Anton Ferdinand del Queen's Park Ranger, era finito nel ciclone e la Federazione aveva deciso di togliergli la fascia di capitano della Nazionale. Una presa di posizione che aveva mandato su tutte le furie l'allenatore italiano. «Ritengo che ogni persona non può essere sanzionata finché il tribunale non la giudica colpevole», aveva spiegato Capello nel corso di un'intervista concessa domenica a Rai Uno per la trasmissione «5 minuti di recupero». Parole che hanno irritato profondamente la Federcalcio inglese e che hanno portato all'incontro di ieri terminato con le dimissioni. Oggi David Bernstein, presidente della Fa, terrà una conferenza stampa alle 12 per spiegare le motivazioni del divorzio. Nel frattempo è stato Capello a esprimere la sua posizione: «Mi è stato fatto un grande sgarbo, ledendo la mia autorità - ha spiegato all'agenzia Italpress - ciò che mi ha colpito e costretto a prendere questa decisione è stato il fatto che il tanto decantato senso di giustizia degli anglosassoni, che sono i primi a predicare che nessuno è colpevole fino a sentenza definitiva, sia venuto meno. Nel caso di Terry mi hanno fatto uno sgarbo gravissimo ledendo la mia autorità di guida della Nazionale e di fatto creando un grosso problema alla squadra. Da sempre non tollero certi tipi di ingerenze, e quindi mi è stato facile contestarla e prendere la decisione di andarmene». Dichiarazioni che in serata però Capello ha seccamente smentito: «Non ho detto niente e niente dirò». La sua posizione, tra l'altro, nelle ore immediatamente precedenti alle dimissioni aveva trovato uno sponsor d'eccezione in Sir Alex Ferguson, tecnico veterano del Manchester United. «Non c'è nulla di sbagliato nell'avere un'opinione - ha dichiarato Sir Alex - in qualsiasi club la figura più importante è quella del manager e non la si può delegittimare». Ci sono anche delle voci su un presunto interessamento a Capello dei miliardari dell'Anzhi, che hanno già coperto d'oro Eto'o. Corteggiamento che avrebbe convinto l'italiano ad accelerare l'addio alla Nazionale inglese. In alternativa per il tecnico di Pieris resta in piedi la pista interista per la prossima stagione. In vista degli Europei, invece, la Federcalcio inglese è già a caccia del sostituto e il nome più caldo in queste ore è quello di Harry Redknapp, manager del Tottenham. Proprio nel pomeriggio di ieri, infatti Redknapp è stato assolto dalle accuse di evasione fiscale rimuovendo così l'unico impedimento alla panchina dei Tre Leoni.

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