Troppa Francia per la giovane Italia
Buon esordio degli azzurri di Brunel contro i vice-campioni del mondo Ma a Parigi la «prima» del Sei Nazioni 2012 di rugby va ai padroni di casa
Lasuperiorità dei vice-campioni del mondo si traduce nel 30-12 con cui battono l'Italia all'esordio nell'RBS Sei Nazioni 2012. Il nuovo coach Philippe Saint-Andrè avrà il suo da fare per costruire il proprio progetto, ma intanto quello che ha a disposizione basta e avanza per una tranquilla vittoria sull'Itlarugby, coraggiosa ma ancora da costruire. Eppure l'approccio è quello giusto. Per tutto il primo tempo, finito 15-6, Parisse e compagni piazzano le tende nel campo francese ma il dominio nel possesso e nel territorio produce pochi punti. Pesa come un macigno sulla sterilità italiana l'imprecisione nei passaggi e la poca lucidità nelle scelte del mediano di mischia Gori. Il ragazzo toscano subisce oltre misura la pressione, studiata e spesso oltre le regole, che gli avanti avversari mettono sulle sue spalle. Brunel punta su di lui e fa bene a proteggerlo, lui dovrà crescere in fretta. La Francia passa in vantaggio al 12' con una punizione di Yachvili ma al 18' Burton risponde col drop del 3-3. L'Italia gioca con coraggio ma è la Francia a segnare, anche se per la prima meta deve aspettare il 23' quando Burton perde banalmente un pallone a metà campo innescando Rougerie, buco tra Ghiraldini e Lo Cicero e meta indisturbata. Gli azzurri ricominciano a macinare gioco a ridosso dei 22 metri francesi e al 30' Burton trasforma la punizione del 10-6, l'Italia c'è e prende fiducia. Parisse suona la carica rubando una touche e facendo cadere l'ovale a Yachvili con un placcaggio devastante, ma i francesi attendono sornioni e colpiscono al 36'. Mischia con introduzione azzurra, i galletti vincono il pallone e Gori ritarda la copertura della parte chiusa, Picamoles serve l'ariete Malzieu che rompe quattro tentativi di placcaggio e marca la meta del 15-6 all'intervallo. La ripresa si apre con gli Azzurri che mostrano di credere nel nuovo gioco. Trinh-Duc è impreciso al piede e perde terreno, gli azzurri avanzano e ne approfitta Burton che trasforma la punizione del 15-9 al 47'. Poi un piazzato di Yachvili e la meta di Clerc su contrattacco scava il solco nel punteggio, 25-9 al 54'. L'ultima meta di Fofana e un calcio dell'esordiente Botes definiscono il 30-12, il cantiere ha appena aperto.