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Inversione di tendenza rispetto al passato

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Nellavalutazione del risultato è impossibile non tener conto del valore degli avversari vice campioni del mondo sconfitti di un solo punto in finale dagli All Blacks solo l'ottobre scorso. La linea dei tre-quarti transalpini è un concentrato di potenza, tecnica, velocità e imprevedibilità che ha mostrato una superiorità schiacciante al cospetto dei giovani azzurri, ma quelle mete può segnarle a chiunque. Eppure, l'Italrugby ha mostrato ciò che ci si aspettava dopo le prime settimane passate con Brunel, ciò che ogni appassionato che sabato prossimo affollerà le tribune di uno stadio Olimpico esaurito vuole vedere : una squadra che prova a segnare mete mantenendo l'iniziativa contro qualsiasi avversario. Un'inversione di tendenza netta, rispetto alla gestione Mallett tutta focalizzata sul «primo non prenderle». Per gran parte del primo tempo, e per larghi tratti nella ripresa, gli Azzurri hanno dominato il possesso dell'ovale, hanno stazionato stabilmente nel campo francese, hanno mantenuto l'iniziativa. Ciò è abbastanza per non stracciarsi le vesti dopo questa sconfitta allo Stade de France al cospetto della grande favorita per la vittoria finale nel Sei Nazioni. Ora si torna al lavoro all'Acquacetosa per preparare la sfida all'Inghilterra, ma questa volta saremo in 70.000. Alessandro Fusco

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