Prandelli: «Saremo pronti per gli Europei»
Loha detto Cesare Prandelli intervenendo a Coverciano al quinto seminario di aggiornamento per giornalisti sportivi organizzato da Figc e Ussi, dove è intervenuto assieme al ct del basket Simone Pianigiani. «È stato un confronto molto positivo, ho ascoltato con grande empatia l'intervento di Pianigiani - ha spiegato Prandelli - credo che il segreto dei suoi successi stia proprio nell'essere riuscito a infondere una mentalità vincente alle sue squadre coniugandola con la continuità di risultati e rendimento. Io non sono portato a nutrire invidie ma certo - ha sorriso il ct azzurro - quello è un aspetto fondamentale per chiunque sia chiamato a gestire un gruppo». Il tutto però abbinato anche all'applicazione di codice etico e comportamentale che è stato portato in nazionale proprio da Prandelli: «Seguire e far seguire le regole è importantissimo, non sempre è facile ma ci stiamo riuscendo. E quando ad esempio la Roma ha lasciato fuori Osvaldo per motivi comportamentali, ha facilitato il mio compito. Balotelli? Fa cose straordinarie anche dal punto di vista umano ma a volte fa fatica a farle capire alla gente». Prandelli ha poi aggiunto che non potrebbe coprire il doppio incarico, allenatore di club e ct della nazionale, come invece riveste Pianigiani. «Almeno per me sarebbe impossibile e probabilmente lo sarebbe anche nel calcio». Il ct tornerà a a Coverciano a fine febbraio per preparare la prima amichevole 2012 dell'Italia, il 29 febbraio gli azzurri affronteranno a Genova gli Stati Uniti prima di gettarsi anima e cuore nella preparazione agi prossimi Europei nei quali l'Italia vuole tornare protagonista dopo aver steccato nelleultime due edizioni. Poi Prandelli bacchetta i colleghi della serie A: «Con gli allenatori di club dal punto di vista umano c'è un rapporto cordiale con tutti. Dal punto di vista tecnico non c'è, tutti sono gelosi delle proprie conoscenze e gelosi di gestire il gruppo, non c'è desiderio di aprirsi. Più passa il tempo e più invece capisci che dovresti regalare conoscenza». Ilcittì della nazionale sta seguendo con particolare attenzione il campionato che sta proponendo una sfida tra due grandi storiche del nostro calcio. «Scudetto tra Juve e Milan? Sarà una corsa da seguire fino alla fine col fiato sospeso- ha spiegato l'allenatore dell'Italia - comunque sono due squadre ben assortite che stanno interpretando il calcio in modo diverso ma entrambe con lo stesso obiettivo, quello di vincere. Difficile dire chi tra Juve e Milan è favorito di certo sono due squadre che hanno uno spiccato senso d'appartenenza e grande voglia di vincere qualcosa d'importante». Dunque, Prandelli non si schiera e aspetta di mettersi in poltrona a gutarsi la volata per lo scudetto del 2012.