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Lazio, missione impossibile

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Edy Reja della Lazio

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Tutti a pensare al mercato e stasera si dovrebbe anche giocare. Il condizionale è d'obbligo, vista l'ondata di freddo polare che ha investito l'Italia, ma l'Olimpico dovrebbe reggere anche all'arrivo della neve. E così alle 20.45 andrà in scena la sfida tra Lazio e Milan, sino a ieri inevitabilmente in secondo piano rispetto agli avvenimenti dell'Atahotel Executive di Milano. La stessa conferenza della vigilia è stata incentrata soprattutto sulle trattative e sulle speranze di Reja, rimaste tali. Tra un nome e l'altro, il tecnico è riuscito anche a parlare della gara: «L'unica arma che si può opporre ai rossoneri è una grande intensità - ha spiegato - loro sono la squadra superfavorita per lo scudetto, non lo dico certo io per primo. Proveremo a fare la nostra partita con la stessa personalità mostrata nelle ultime due gare a San Siro». Anche le speranze di trovare un Milan un po' stanco dopo il posticipo di domenica sera sembrano vane: «Contro il Cagliari si sono gestiti, sono bravi a dividersi il lavoro, ognuno copre perfettamente la propria zona di campo. Se poi ci mettono anche intensità e cattiveria diventa dura». L'ultimo precedente non è tra i più incoraggianti. Appena sei giorni fa in Coppa Italia un Milan senza tanti titolari si è sbarazzato facilmente della Lazio. «Ma in quel caso siamo stati sfortunati - rivendica Reja - con Gonzalez abbiamo sfiorato il pareggio nel primo tempo, la prestazione c'è stata». Dalla sua, l'allenatore goriziano avrebbe anche la statistica che, alla guida della Lazio, non l'ha mai visto uscire sconfitto, in campionato, nei confronti con i rossoneri. Un modo per far pesare di meno la presunta incapacità di far risultato contro e un successo casalingo che, sui rossoneri, manca dal lontano 1998. «Voi spesso non tenete in considerazione tutti i problemi che stiamo avendo - attacca il tecnico - ci sono tanti centrocampisti con infortuni di lungo corso. Brocchi non sappiamo ancora quando rientrerà, potrebbero essere 20 giorni come due mesi, Cana tornerà forse tra quattro settimane. Stanno giocando sempre gli stessi. Questi giocatori stanno facendo dei risultati nonostante tutto, meriterebbero un monumento, altro che critiche». Una situazione così drammatica che, ieri, Reja non ha neanche diramato la lista dei convocati. Tutto rinviato a stamattina col probabile inserimento dell'attaccante Primavera Rozzi e del neoacquisto Candreva. In campo, invece, non potrà che trovare spazio lo stesso undici che è passato con autorità a Verona. Qualche apprensione per Miro Klose, che non si è allenato per i postumi della botta al ginocchio rimediata domenica. Ma il tedesco ci sarà, la grande sfida con Ibrahimovic andrà in scena: «Lo svedese è un giocatore di qualità tecniche straordinarie - spiega Reja - oltre che fisicamente imponente. Klose magari non è spettacolare come lui, ma lavora di più per la squadra. Quando c'è bisogno rientra. I gol di Ibra sono spesso di potenza, restano nella memoria, quelli di Miro sono gol "intelligenti", non cerca mai la botta, ma piazza la palla dove vede l'angolino libero, la appoggia dove il portiere non può arrivarci». All'andata tra i due finì 1-1. Nella classifica marcatori il rossonero guida a quota 15 (ma con 6 rigori) mentre il tedesco insegue a 12 senza neanche un penalty. Per vedere chi vincerà la prossima sfida non resta che darsi appuntamento a stasera, al gelo dell'Olimpico.

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