La strategia sbagliata dei dilettanti allo sbaraglio
NienteHonda e neppure Nilmar, prime scelte di qualità seppure in ruoli diversi. È finita male con cessioni dolorose come quelle di Cisse e Sculli e nessun acquisto di prestigio. Le richieste di Reja sono finite nel nulla e non può bastare il clamoroso voltafaccia del Cska per il giapponese a giustificare il risultato. La Lazio si è fatta trovare impreparata e non è riuscita a rimediare nelle ultime ore con una strategia alternativa. Tare è stato avvistato, peraltro con colpevole ritardo, nell'hotel milanese dove si celebrava il calcio mercato alla ricerca disperata di un centrocampista. Il segretario Calveri è riuscito in extremis a depositare il contratto dello scambio tra Candreva e Del Nero ma sono troppi gli affari sfumati, troppi i flop: qualcosa non ha funzionato e Lotito deve ripensare a una struttura ridotta all'osso che ha fallito l'appuntamento decisivo per non ripetere un film già visto troppe volte. Restano i rimpianti, un tecnico infuriato, una tifoseria delusa e la sensazione che la Lazio abbia mollato la Champions prima ancora di cominciare. Difficile vedere un progetto, solo approssimazione.