Vincenzo Bisbiglia EINDHOVEN Il Setterosa è tornato.
Letredici ragazze della Nazionale guidata da Fabio Conti si sono laureate ieri pomeriggio campionesse d'Europa a Eindhoven, in Olanda. Un successo fantastico per un gruppo rifondato, che partiva senza grandi pretese e con l'unico vero obiettivo di fare esperienza in vista della qualificazione olimpica. E invece è arrivato l'oro, conquistato con grande autorevolezza per 13-10 (4-1, 2-1, 4-3, 3-5) sulla Grecia campione del mondo, a 9 anni di distanza dal successo di Lubiana sulla Russia e a 8 dall'oro di Atene 2004. Di quel gruppo è rimasta solo Tania Di Mario, «forse la più forte giocatrice di sempre», come ha sottolineato coach Conti a fine gara. Cinico, spietato, autorevole, il Setterosa aggredisce subito le elleniche imponendo un pesantissimo parziale di 4-1 al termine del primo quarto, grazie a due sinistri sibillini di Roberta Bianconi ed alle reti di Giulia Emmolo e Simona Abbate. Le greche reagiscono, ma sale in cattedra Elena Gigli, che con le sue parate sbarra la porta alle avversarie e lascia il tempo ai centroboa Casanova e Frassinetti di allungare fino al +4 di metà gara. La Grecia è alle corde, l'Italia nuota «sul velluto», Abbate e Bianconi mettono dentro i colpi dell'8-2 dopo 1'50 del 3° quarto. Ma non è il ko: la Grecia tira fuori l'orgoglio, Roumpesi, Gerolymo e Asimaki spaventano i sostenitori azzurri, ma Di Mario e Abbate, rimettono le cose a posto realizzando l'11-5 che apre la passerella tricolore. Finisce 13-10, con Fabio Conti in lacrime e le ragazze a cantare «Terra Mia» di Mimmo, il loro portafortuna-tormentone dell'Europeo. «Non me l'aspettavo, ma ci speravo - afferma il ct a fine gara - abbiamo affrontato delle difficoltà ambientali che ci siamo messi alle spalle con il lavoro. Stasera si festeggia, da domani si pensa alle qualificazioni olimpiche (dal 15 al 22 aprile a Trieste, ndr). Ancora non abbiamo fatto niente». Felicissima, a fine gara, anche la romana doc Tania Di Mario. «Per me questo è l'ultimo europeo - annuncia - e non avrei mai pensato a una vittoria così. Rinunciai alla nazionale per stanchezza, ho ricaricato le batterie e ora sono contenta di aver trasmesso un po' dello spirito dell'oro olimpico alle mie compagne». Oggi tocca al Settebello (alle 13.30 finalina per il bronzo con l'Ungheria), intanto il Setterosa è tornato.