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Mazzarri prova a rialzare Napoli

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IlNapoli riparte da Marassi, dal Genoa a cui rifilò quei sei gol che decretarono l'esonero di Malesani e l'arrivo di Marino. Mazzarri, che non ha condiviso le critiche al gioco e all'andamento a singhiozzo in campionato, si presenta ai giornalisti combattivo, a tratti stizzito: «La formazione? Non vi anticipo niente tanto se non si vince so già che mi attaccherete. Vorrei vedere una fase passiva feroce da cui sviluppare il gioco offensivo». Sarà una trasferta difficile: «Il Genoa è forte in tutti i reparti, adesso ha anche Gilardino e Sculli. Vorranno fare un'altra vittima dopo l'Udinese». La pressione, l'asticella sempre più su, è un tema caldo: «A volte si esagera con ragazzi.Danno il massimo, vanno sostenuti e incoraggiati. Mercoledì ho abbracciato Inler alla sostituzione per mandare un input ai tifosi che lo fischiavano. Non voglio un caso come quello di Gargano l'anno scorso». Ci sarà turnover: «Devo evitare cali fisici, ci aspettano otto gare in 27 giorni e tutti devono accettare la panchina o il cambio, anche gli attaccanti visto che sono di pari livello ora che Pandev è quello dei bei tempi». La formazione è un rebus, probabile che Dzemaili e Zuniga diano il cambio a Inler (in calo psicologico) e Maggio, due le ipotesi in attacco: Hamsik, Pandev e Lavezzi con Cavani a riposo o il macedone in panchina e ingresso a gara avviata. Il Napoli farà ricorso contro la squalifica (due giornate) di Mazzarri in Champions.

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