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Reja, solito ritornello «Ibra era in fuorigioco»

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Il tecnico attacca l'arbitro e punge la società «Non abbiamo la rosa per tre competizioni»

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Ancorauna volta la sua Lazio torna sconfitta da Milano dopo aver trovato il gol del vantaggio. Stavolta, però, sfortuna o arbitri c'entrano poco, e tutti rimangono sorpresi quando il tecnico lancia gli ennesimi strali verso l'arbitro: «Il fuorigioco sul gol di Ibra è almeno di mezzo metro», attacca, tralasciando inizialmente il pugno di Dias a Van Bommel, non visto da Gervasoni, che poteva costare molto caro. Poi, a domanda precisa sul brasiliano, prova a difenderlo: «Andre non è un violento, non ho visto la situazione ma di solito non mette le mani in faccia, è molto corretto». Difesa d'ufficio anche per tutti i compagni: «Ci abbiamo provato - dice il tecnico - sapevamo che avremmo avuto difficoltà, ma abbiamo fatto una buona partita: impegno e volontà non sono mancati». In realtà nel primo tempo, nonostante il momentaneo vantaggio, la Lazio è apparsa illogica, fragile, persino scoraggiata quando il risultato era ancora in bilico:«Abbiamo commesso qualche errore con la difesa a tre, mentre a quattro abbiamo avuto più equilibrio cercando di spingere sulle fasce - continua il tecnico - abbiamo cercato di mettere in difficoltà il Milan, con Gonzalez potevamo arrivare sul pari già nel primo tempo ma pazienza, la squadra ha fatto una buona prestazione». In tempi di mercato non manca una piccola stoccata alla società, che a gennaio non ha ancora messo a segno un colpo in entrata lasciando partire Sculli: «Non credo che questa sconfitta peserà sul morale - dice Reja - anche perché non siamo nelle condizioni di far fronte a tre competizioni, non abbiamo una rosa adeguata. Abbiamo l'Europa League e fra tre giorni torneremo già in campo in campionato». Tra le poche note positive il ritorno al gol di Cisse: «Spero che adesso si ricaricherà - è l'auspicio dell'allenatore - adesso mi auguro possa trovare la condizione. Stasera ha fatto bene a sprazzi, poi nella ripresa un pò di stanchezza l'ha sentita anche lui». In una serata difficile tocca al capitano metterci la faccia: «Si poteva fare di più - dice Rocchi - ma c'è da salvare il fatto che la squadra ha giocato fino alla fine nonostante le difficoltà. Salverei la consapevolezza che siamo una squadra forte. Certo se non giochi all'altezza delle tue possibilità lo paghi con questi avversari. La vera Lazio è la squadra che ha continuità e fa i risultati». È il momento di guardare avanti e riscattarsi: «Ora abbiamo tre gare in una settimana: giriamo pagina e cerchiamo di fare risultato. La Lazio punta al terzo posto. Il campionato è a metà e noi abbiamo il potenziale per poter fare bene».

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