Lazio, rabbia e rimedio
Da un lato la voglia che quanto accaduto a San Siro non passi inosservato, dall'altro la certezza che le pur giustissime recriminazioni contro Rizzoli non nascondano la realtà. Quella di una Lazio in difficoltà - 5 punti nelle ultime cinque gare - e soprattutto a corto di uomini arruolabili. Il giorno dopo la sconfitta contro l'Inter è ancora quello della rabbia. I calciatori biancocelesti, oltre alle decisioni sbagliate sui due episodi chiave, non hanno gradito l'atteggiamento di Rizzoli, inflessibile nei loro confronti, assai meno coi nerazzurri. L'immediato giallo nei confronti di Dias e quello risparmiato poco dopo a Samuel sono solo due esempi della condotta discutibile del fischietto bolognese. Lo stesso Reja ha avuto modo di tornare sull'argomento nella consueta analisi postpartita a LazioStyleRadio: «Sono stati applicati due pesi e due misure - ha detto il tecnico - e non venitemi a dire che i nostri giocatori non protestano. Alcune proteste gli arbitri sembrano non sentirle, se recriminiamo noi ci scappa subito il giallo. È meglio evitare». Il goriziano, però, non si nasconde dietro gli errori di Rizzoli. La Lazio ha disputato una buona partita ma ha fatto i conti ancora una volta con una panchina cortissima. Gonzalez, Ledesma e Lulic tirano la carretta da troppo tempo, l'argentino addirittura rischia di saltare il Milan giovedì in Coppa Italia per il pestone rimediato da Pazzini. L'intervento sul mercato, invocato ormai da un paio di mesi, non può più essere rinviato: «Abbiamo Brocchi, Cana e Mauri infortunati e io non posso far giocare sempre gli stessi. Specialmente Lulic e Gonzalez che si sobbarcano ogni volta tantissima corsa. Bisogna fare qualcosa, la società ne è consapevole e si sta muovendo». La società, in realtà, più che muoversi è sul punto di concludere. Ad arrivare sarà il giapponese Honda, forse non proprio il calciatore più adatto in questo momento (è più abituato a giocare da trequartista o prima punta) ma di certo l'obiettivo più vicino e suggestivo. Che la trattativa non fosse chiusa come in Russia si erano affrettati a scrivere l'ha ribadito nella tarda serata di domenica proprio il presidente del Cska Yevgeny Giner: «C'è un trattativa in corso per Keisuke Honda con la Lazio. Per ora non siamo arrivati a un punto d'incontro e adesso ancora non mi sento di dire che il trasferimento avverrà». La certezza potrebbe arrivare a breve. Tra domani e dopodomani ci sarà un altro contatto tra le due dirigenze che potrebbe essere decisivo. La distanza di 2-3 milioni resta ma la Lazio sta pensando a nuove soluzioni. Dopo Makinwa, l'idea è inserire nella trattativa Carrizo, sempre per liberare la casella da extracomunitario. Ci sono poi altre voci riguardanti addirittura Djibril Cisse. Certamente una contropartita tecnica simile sarebbe molto più attraente e realmente in grado di far calare il prezzo di Honda. Assai più difficile che il francese accetti una simile ipotesi. Quello che è certo è che la sua posizione non è più così salda. Tare, Reja e Lotito stanno valutando attentamente cosa fare, se puntare ancora su di lui o scaricarlo definitivamente. Una sorpresa, magari nelle ultimissime ore di mercato, non è più da escludere a priori. Per il resto da Genova rimbalza un interesse per il difensore dei rossoblù Dainelli mentre qualche chilometro più a nord, a Torino, arrivano frenate sulla trattativa Krasic. L'idea di Marotta è quella di cedere il serbo all'estero. Se proprio invece dovesse passare alla Lazio, dalla Juventus accetterebbero solo la cessione definitiva o la comproprietà. Niente sconti, insomma, per chi non ha limato neanche un euro dal prezzo di Lichtsteiner. Mentre a Formello si prova a guardare avanti, la piazza è invece ancora su tutte le furie per la sconfitta contro l'Inter. I tifosi stanno valutando l'organizzazione di una marcia di protesta verso via Allegri, sede Figc. Data ancora da definire anche se la questura, alla quale qualcosa è arrivato all'orecchio, in questi giorni ha già a che fare con un numero enorme di manifestazioni e cortei.