Lazio, è il giorno di Honda
Keisuke Honda è ormai un giocatore della Lazio. A meno di clamorosi ribaltoni, la società biancoceleste e il Cska Mosca hanno trovato l'accordo per il trasferimento del giapponese alla corte di Reja. Per certificare il tutto manca solo il consueto scambio di fax tra i due club. Poteva già concretizzarsi nella serata di ieri, dovrebbe accadere oggi, contestualmente all'apertura del calciomercato in Russia. L'offerta finale della Lazio è stata un prestito oneroso di due milioni di euro con diritto di riscatto (leggasi obbligo) a giugno fissato a 10 milioni. In più, ai russi verrà girato il cartellino di Juan Pablo Carrizo, valutato dalla Lazio 2.5 milioni di euro. In pratica un'operazione da 14.5 milioni di euro, la seconda per valore della gestione Lotito (di più il presidente ha speso solo per Zarate) con l'obiettivo di prendere due piccioni con una fava: rimpolpare il centrocampo di Reja (anche se negli ultimi anni il giapponese ha giocato dalla trequarti in su) e liberare il posto da extracomunitario, sottraendo al monte ingaggi lo stipendio dell'argentino. Ad annunciare la sostanziale chiusura dell'affare era stato lo stesso presidente del Cska Yevgeny Giner, che in ieri aveva parlato di una differenza di 2/3 milioni tra domanda e offerta e aveva annunciato novità nelle successive 24 ore. A vincere le ultime resistenze sarebbe stato proprio l'inserimento di Carrizo nell'affare, visto che i russi stanno vivendo un periodo di grave emergenza sul fronte portieri. Il giapponese dovrebbe legarsi alla Lazio fino a giugno 2016 e guadagnare circa 2 milioni di euro all'anno più bonus. C'è un minimo di apprensione in attesa delle visite mediche. Negli ultimi giorni sulle condizioni fisiche di Honda si sono diffuse le voci più disparate. Ciò che è certo è che l'asso del Sol Levante è stato operato al ginocchio a settembre, è rientrato in campo a novembre per poi accusare una ricaduta. A Marbella, in ritiro con i compagni del Cska, sta svolgendo lavoro differenziato ma in parte una simile prudenza sarebbe proprio dovuta all'imminente trasferimento. Meglio non rischiare nuovi guai. Honda, quindi, ma non solo. La Lazio sta valutando ancora l'effettiva possibilità di tesserare Krasic, pallino di Reja, in modo da avere due forti trequartisti per tornare al 4-2-3-1 e sostituire degnamente Sculli. La proposta biancoceleste resta quella del prestito oneroso fissato a 500 mila euro con diritto (e stavolta non obbligo) di riscatto a giugno. Bisognerà vedere se l'amicizia tra Lotito e Agnelli basterà a far superare alla società bianconera le perplessità sull'affare. Resta in ballo anche la pista che porta a Dainelli (si tratta sempre di «scegliere» una contropartita dal Genoa dopo il prestito di Sculli) mentre a Formello si sta rivalutando anche la possibilità di prendere un altro mediano dopo gli infortuni di Cana e Brocchi. Anche se in questo caso la scelta potrebbe essere «low-profile»: un nome giovane, magari dalla serie B. Tra arrivi reali o probabili c'è anche spazio per una possibile partenza. Se tutti gli indizi riportano verso il 4-2-3-1, infatti, gli spazi per Djibril Cisse rischiano di ridursi sempre di più. Il francese, in una trasmissione radiofonica in patria, ha ribadito ancora una volta la sua volontà di affermarsi con la Lazio, ma al tempo stesso ha spiegato le poche possibilità di incidere giocando solo 15-20 minuti a partita. In più, ha parlato ancora di un ipotetico futuro negli Usa o all'Auxerre, sua prima società. Insomma, il francese resta un rebus, bloccato per altro da un ingaggio che, perlomeno oltralpe, non possono garantirgli. Difficile possa concretizzarsi qualcosa a gennaio, più probabile un addio a giugno a meno di una clamorosa resurrezione agonistica. Una chance Reja dovrebbe dargliela domani a Milano. Un po' anche per scaramanzia. Con gli stessi avversari, a inizio campionato, il francese regalò un gol straordinario, rimasto però isolato. Chissà che la coincidenza non porti bene.