Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Roma, si ferma De Rossi

Esplora:
default_image

Rischio pubalgia: il mediano salta le prossime tre partite Luis Enrique rilancia Gago col Cesena e aspetta Marquinho

  • a
  • a
  • a

DanieleDe Rossi vive uno dei momenti più delicati della carriera, sospeso a metà tra l'ansia per un infortunio pericoloso e l'assillo del contratto. La giornata di ieri l'ha dedicata soprattutto al primo problema. È stato lui a raggiungere il responsabile sanitario della Roma a Viareggio: il dottor Michele Gemignani ha base in Toscana e non poteva spostarsi da lì. Risonanza magnetica ed ecografia hanno confermato la diagnosi dei giorni scorsi: un'infiammazione al pube dovuta a un conflitto tra i muscoli addominali e gli adduttori. È la conseguenza di un affaticamento cronico, visto che «Capitan futuro» non si è mai fermato negli ultimi anni se non per brevi parentesi. Anche quest'anno in campionato le ha giocate tutte. Ma ora è all'anticamera di una pubalgia e per questo lo stop diventa obbligatorio. Almeno per una settimana. Quindi niente Cesena domani, idem per la sfida di coppa Italia in casa della Juve martedì prossimo e c'è il concreto rischio che debba guardare da spettatore anche la gara col Bologna del 29 gennaio. Nei prossimi giorni, per far sparire il dolore, dovrà dividersi tra terapie con onde d'urto e corsette in campo: oggi, ad esempio si allenerà, ma lontano dai compagni. Gemignani ha dato mandato ai suoi collaboratori «fissi» a Trigoria di intensificare le cure, visto che quelle dell'ultimo mese non sono state efficaci: il centrocampista si porta dietro l'infortunio dalle ultime gare del 2011. Con la pubalgia non si scherza e De Rossi lo sa bene: nel campionato 2003/04, l'ultimo con Capello in panchina, lo stesso problema gli fece saltare la metà delle partite. Luis Enrique ora deve affidarsi a Gago e aspetta De Rossi il 4 febbraio per la sfida con l'Inter di Ranieri. A Trigoria tutti sperano che la questione-rinnovo si concluda ancora prima. I contatti tra Baldini e il procuratore Berti sono quotidiani, si lavora su una soluzione ormai condivisa: rinnovo a 6 milioni netti, bonus compresi, con tanto di clausola rescissoria da 10-15 milioni. Nel frattempo Sabatini sta per chiudere l'affare-Marquinho. Il brasiliano che parla già da romanista ieri è andato a salutare di nuovo i compagni del Fluminense al ritiro di Mangaratiba ed è pronto a mettersi in viaggio verso l'Italia: lo aspetta un contratto per i prossimi cinque mesi da 500mila euro circa e un accordo pluriennale che diventerà valido se la Roma deciderà di riscattarlo a giugno. Intanto ieri a Milano il ds ha chiuso l'accordo con il Pescara per il prestito di Caprari con diritto di riscatto della metà fissato a 1,2 milioni e controriscatto a favore del club giallorosso. Luis Enrique, però, ha chiesto alla società di trattenere il giovane attaccante fino agli ultimi giorni di gennaio. Senza Osvaldo lì davanti sono rimasti in pochi.

Dai blog