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Dario Briscolini tempo di Coppa d'Africa.

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SarannoGabon e Guinea Equatoriale a ospitare i 32 incontri della manifestazione, tutti trasmessi in diretta tv da Eurosport: è la prima volta per entrambi i paesi e la seconda che si gioca in due stati diversi (era già successo nel 2000 con Ghana e Nigeria). Squadra campione in carica è l'Egitto, che però non potrà difendere il trofeo perché non è riuscito a qualificarsi per la fase finale: fatto singolare visto che gli egiziani hanno vinto le ultime tre edizioni. Ma sono clamorosamente rimaste a casa altre nazionali «big» come Nigeria, Camerun, Sudafrica e Algeria. L'esclusione del Camerun porta con sé un grande assente: Samuel Eto'o. L'ex interista detiene il primato per numero di gol fatti nella competizione (18). Ghana e Costa D'Avorio sono le grandi favorite. I ghanesi, quattro volte campioni ma a secco dal 1982, vogliono continuare a crescere sulla scia dell'ultimo mondiale. Mancherà però Kevin Prince Boateng, l'elemento di maggior spicco che ha dato l'addio alla Nazionale: un'assenza pesantissima visto il rendimento del centrocampista rossonero nell'ultimo anno e mezzo. Però il recente infortunio in Italia ne avrebbe comunque decretato il forfait. Ci saranno invece gli udinesi Asamoah (che costituirà il perno del centrocampo ghanese) e Badu. Spazio anche per Muntari, seppure poco utilizzato nell'Inter di Ranieri. L'altra grande è la Costa d'Avorio, la squadra probabilmente più attrezzata del torneo. Tante stelle in tutti i reparti, giocatori di caratura internazionale. Parliamo di Drogbà (le cui condizioni fisiche non sono però più quelle di una volta) e Kalou del Chelsea, Gervinho dell'Arsenal e i fratelli Kolo e Yaya Tourè del Manchester City. Le troppe aspettative hanno giocato finora sempre brutti scherzi agli ivoriani. Basti pensare ai due ultimi mondiali in cui, sebbene inseriti in gruppi di ferro, non sono riusciti a qualificarsi per gli ottavi. Ma anche in Coppa d'Africa non hanno raccolto grandi soddisfazioni: la loro bacheca conta un solo trionfo nel 1992. L'outsider principale è il Marocco che punterà sull'udinese Benatia in difesa, sul fiorentino Kharja a centrocampo e su Chamack dell'Arsenal davanti. Un gradino più in basso Tunisia e Senegal. La Guinea non potrà contare sul genoano Kevin Constant che ha rinunciato alla manifestazione perché oggetto di trattative di mercato (su di lui si era parlato anche di un interesse della Lazio). Il torneo, a cui partecipano 16 nazionali, prevede una prima fase con 4 gruppi da 4 squadre. Le prime due di ogni girone accedono ai quarti. La finale si disputerà il 12 febbraio a Libreville, la capitale gabonese. Quattro gli stadi messi a disposizione e rinnovati per l'occasione, due per paese ospitante. Il Gabon si presenterà con lo «Stade Renovation» di Franceville e con lo «Stade d'Angondjè» situato nell'omonimo quartiere della capitale e teatro anche della finale. Il nome originario dell'impianto è «Stade de l'Amitiè sino-gabonaise» che letteralmente significa «Stadio dell'Amicizia cino-gabonese» in virtù del fatto che i finanziamenti per la sua realizzazione sono arrivati dal Governo di Pechino. La Guinea Equatoriale fornirà invece il «Nuovo Estadio de Malabo» e l'«Estadio de Bata» situato appunto nella città di Bata, il secondo centro più popolato della nazione. Sotto gli occhi di tutti la questione sicurezza dopo i tragici eventi che hanno caratterizzato la precedente edizione del 2010 in Angola, quando il pullman del Togo venne assaltato da un gruppo di ribelli che provocarono tre vittime e il conseguente ritiro della nazionale togolese dalla competizione. Un episodio su cui la CAF (la Federcalcio Africana) dovrà riflettere per evitare spiacevoli repliche.

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