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Lamela ringrazia Totti: «Con i suoi consigli mi sento già re»

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Ilbilancio dei suoi primi sette mesi romani parla da solo: è arrivato alla Roma nel momento giusto, si è conquistato il posto fisso da titolare in un amen, è stato accolto con il tappeto rosso dai tifosi giallorossi, si è ritrovato un insegnante come Francesco Totti ed è riuscito, anche a distanza, a fare del bene al caro, vecchio e amato River Plate. «Sono contentissimo di questi sette mesi iniziali a Roma», ha detto senza fare troppi giri di parole «El Coco» in un'intervista rilasciata al quotidiano argentino «Olè». «In un primo momento - racconta il giovane talento giallorosso - non ho potuto giocare perché ero infortunato, ma quando sono tornato ho preso subito il ritmo. E per fortuna ho anche ottenuto un posto in squadra, che era il mio desiderio». Felicità è anche avere un «tutor» d'eccezione come Totti: «Sto imparando tantissimo da lui. È un pezzo di storia della Roma, l'idolo di tutti i tifosi e ha una condizione incredibile. Senza contare gli altri argentini, Francesco è il giocatore che mi dà più consigli e uno di quelli con cui parlo di più». Problemi d'ambientamento, per ora, non avvistati. «Con la lingua non ho problemi - dice Lamela - e riesco a capirmi con i compagni. I tifosi mi accolto subito molto bene. Ora mi sento come un re. Il campionato non è tanto diverso da quello argentino, in entrambi si corre tanto. Ci sono pochi spazi e tutte le squadre puntano a vincere la partita. Tra gli avversari, mi ha impressionato Ibrahimovic per quello che riesca fare per il Milan. Il nostro gioco è molto offensivo, ma abbiamo trovato l'equilibrio necessario. Obiettivi per il futuro? Con la rosa e i giocatori che abbiamo, possiamo arrivare davvero in alto». Finale con un pensierino per il River: «Mi fa piacere che con la mia decima presenza in giallorosso gli sia arrivato un milione di premio. Per me è una gioia poter contribuire, anche da lontano, al bene del club che mi ha cresciuto».

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