Sculli va al Genoa, spunta il russo Dzagoev
L'accordotelefonico tra Preziosi e Lotito è arrivato, lo conferma lo stesso presidente genoano: «Credo che con Lotito troveremo un'intesa perché andiamo molto d'accordo e siamo entrambi felici per le vittorie delle nostre squadre, arriverà in prestito». Nessuna contropartita e Alfaro verso la conferma perché, seppure con caratteristiche diverse, si può adattare sull'esterno. Sculli va via in prestito con diritto di riscatto a 2,5 milioni che il Genoa dovrebbe esercitare a giugno. L'attaccante chiude con 31 presenze e sette gol in maglia biancoceleste. Per ora non arriva Constant ma la belle prova di ieri contro l'Udinese fa riflettere. È sempre caccia al centrocampista Reja è stato chiaro: «Voglio un elemento di qualità». D'accordo anche il diesse Tare che non si vuole far prendere dalla frenesia anche se gli infortuni a catena imporrebbero un intervento urgente. Nello spogliatoio Lotito si è lasciato scappare «sto facendo una cosa grossa, un giocatore di talento da 14 milioni ma non so se ci riesco». I dirigenti biancocelesti stanno lavorando a questo affare per giugno ma potrebbero anticipare. Tanti i nomi possibili, ieri è spuntato quello di Alan Dzagoev, 21 centrocampista del Cska e della nazionale russa. Prima, però, bisogna risolvere il problema dell'estracomunitario da piazzare all'estero (Makinwa ha rifiutato il passaggio in Romania e Carrizo non trova acquirenti). L'identikit di «mister x» coincide col giovane russo ma non è detto sia lui anche se probabilmente non è sudamericano. E non si può escludere nemmeno che l'affare grosso si fatto a metà tra Lazio e Genoa, modello Boateng per intenderci. Intanto Cisse in un'intervista a «Telefoot» ha ribadito il suo punto di vista sul futuro: «L'idea non mi piaceva. Preferisco fare sacrifici che prendere i soldi dai tifosi dell'Auxerre. Ho lasciato il Panathinaikos per la Lazio dove guadagno di meno ma che mi può permettere di sognare un posto nei Bleus ai prossimi Europei. E poi? Vorrei giocare negli Stati Uniti, è un Paese che amo». Non un buon segnale per il prosieguo della stagione perché l'Usa è considerata la pensione dorata dei campioni europei e quindi Dijbril non smebra aver grandi stimoli. Lui. Sal.