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Simone Pieretti Il Milan gioca, l'Inter segna.

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Ottavavittoria in nove partite, l'Inter ora é soltanto a sei punti dalla vetta. Decide Milito, in avvio di ripresa, con un sinistro chirurgico in diagonale che non lascia scampo ad Abbiati. Decisivo un errore di Abate. Il Milan è bello, l'Inter concreta. Allegri recupera in extremis Thiago Silva, affiancandolo a Nesta al centro della difesa. In mezzo al campo pesa l'assenza di Seedorf che inizialmente parte dalla panchina: l'olandese é rimpiazzato da Boateng. Aquilani, Gattuso e Cassano gli altri indisponibili di Allegri. Il tecnico livornese, fresco di rinnovo contrattuale fino al 2014, affida a Emanuelson il compito di galleggiare tra la linea mediana e quella offensiva. In avanti - a sorpresa - con Ibrahimovic c'é Pato, tolto dal mercato dal patron Berlusconi. Dall'altra parte Ranieri lascia in panchina l'olandese Sneijder affidandosi al consueto 4-4-2, con Pazzini accanto a Milito. Il centrocampo nerazzurro é orfano di Stankovic, al suo posto c'é Alvarez. Solito spettacolo nelle due curve, con quella milanista pronta a rivendicare la primogenia footbalistica del proprio club nato nove anni prima rispetto a quello avversario. «Sin dall'antichità...tutta mia la città». Si parte. Samuel ringhia su Pato, facendogli assaggiare i tacchetti sui polpacci. Al 4' il popolo interista esulta, Thiago Motta di testa batte Abbiati. Ma il primo assistente Copelli segnala la posizione irregolare di Samuel (ininfluente): Orsato, ingannato dal suo collaboratore, annulla la rete. Nulla di fatto. Il primo tiro in porta é del Milan, con Ibrahimovic, Julio Cesar ha vita facile. Sessanta secondi dopo l'occasionissima capita sui piedi di Pato che - dal dischetto del rigore - calcia di destro alle stelle. L'avvio é rossonero: gli uomini di Allegri presidiano il centrocampo, l'Inter aspetta provando a ripartire in contropiede. Al 20', su azione d'angolo, Boateng calcia al volo senza trovare lo specchio. Il Milan continua a fare la partita, l'Inter attende. Sulla pressione dei rossoneri non sempre la difesa interista é reattiva: Samuel e Lucio fanno fatica a «pulire» l'area con interventi precisi. Al 32' colpo dello scorpione per Ibrahimovic, il tacco dello svedese finisce sopra la traversa. Al 39', al primo affondo di Nagatomo, Alvarez trova il tempo giusto per l'inserimento: il suo tiro a botta sicura é respinto da un superbo intervento di Abbiati. Ora l'Inter esce allo scoperto: ci vuole in miglior Nesta per «murare» un sinistro di Alvarez. Allo scadere arriva la fiammata del Milan, con Van Bommel che colpisce la traversa con un gran destro dal limite. Sulla respinta, Emanuelson impegna con un tiro al volo Julio Cesar. Nella ripresa lo spartito é identico, con la supremazia territoriale dei rossoneri che tuttavia non sfocia in nulla di concreto. È molto concreto, dall'altra parte, Milito. Che alla prima palla giocabile - al 9' - fulmina Abbiati con un diagonale di sinistro che si infila nell'angolo. Inter uno, Milan zero. Mortifero, nell'occasione, errore di Abate. Il Milan prova a reagire, l'Inter si chiude a riccio e riparte con maggiore convinzione. Alvarez prova un sinistro dalla distanza che Abbiati intercetta senza problemi, poi il portiere milanista si ripete su Nagatomo. La gara si accende, Boateng stende Nagatomo e viene ammonito. Già diffidato, salterà Novara-Milan. Allegri inserisce Robinho, Ranieri risponde inserendo Chivu: é una partita a scacchi. Nesta ferma Milito irregolarmente e finisce sul taccuino di Orsato: anche lui salterà la prossima sfida per squalifica. Al 26' Nagatomo ha la palla per chiudere il match, ma il giapponese, dopo una buona incursione, fallisce il colpo del ko. A un quarto d'ora dal termine Milito esce per lasciar spazio a Sneijder. Il Milan prova l'assedio finale, Robinho fallisce un'occasionissima a tu per tu con Julio Cesar, la diga tiene: vince l'Inter, la notte di Milano é nerazzurra.

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