Dario Briscolini L'Udinese frena.
Guidoline i suoi possono recriminare per un finale all'arrembaggio che però non è bastato ad arrivare al pari, nonostante i liguri fossero ridotti in dieci per l'espulsione di Marco Rossi. E pensare che la gara inizia nel migliore dei modi per l'Udinese: dopo 14 minuti Ferronetti trova il vantaggio con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Dopo il gol la trama del match è chiara, con il Genoa che fa la partita e i friulani che ripartono in contropiede. Nella ripresa in due minuti la partita cambia direzione. Al 4' arriva il pari di Granqvist che insacca in spaccata dopo una corta respinta di Handanovic e dopo sessanta secondi Constant mette in mezzo un pallone che Jankovic trasforma facilmente nel punto del 2-1. Poi al 25' Palacio sfrutta una sponda di Gilardino e realizza la terza reta genoana. Partita finita? Macchè. Al 29' infatti Doveri assegna un calcio di rigore all'Udinese ed espelle Marco Rossi con una decisione che lascia molti dubbi. Di Natale trasforma e regala un palpitante finale di gara. I liguri soffrono per tutto l'ultimo quarto d'ora e grazie anche a una gran parata di Frey portano a casa la vittoria, la prima con Marino in panchina. Grande rammarico per Guidolin: «Non meritavamo di perdere, anzi nel primo tempo avevo fatto più di un pensiero ai tre punti. Peccato per il black-out a inizio ripresa, ci voleva un pizzico in più di malizia e concentrazione». E sulle assenze aggiunge: «Non ci siamo mai lamentati e non inizieremo a farlo ora». Soddisfatto Marino: «Prestazione di carattere, non era facile imbrigliare l'Udinese».