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Valanga azzurra sull'Europa

Daniela Merighetti

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Da Cortina a Chaux-Neuve passando per Wengen, una valanga azzurra ha invaso l'Europa. In un assolato sabato di metà gennaio l'Italia diventa all'improvviso regina assoluta degli sport invernali. Un fantastico festival tricolore aperto nel mattino da Daniela Merighetti, inaspettata dominatrice della discesa di Cortina; portato avanti all'ora di pranzo da Christof Innerhofer, tornato protagonista in Svizzera con un ottimo 3° posto; e concluso trionfalmente da uno stellare Alessandro Pittin, al secondo storico successo nella combinata nordica. E proprio dal fenomeno di Tolmezzo è giusto partire, in una classifica di merito peraltro difficile da stilare. Vincere una volta è complicato, soprattutto in una disciplina dove mai l'Italia aveva avuto un campione. Ripetersi il giorno seguente, però, è impresa per pochi eletti. Tra questi c'è il 21enne Pittin, atteso da un futuro pieno di successi mondiali e olimpici. A Chaux-Neuve, diversamente da venerdì, l'azzurro non indovina un grande salto ed è costretto a recuperare 1'24'' nel fondo. Partito 22°, però, Pittin inserisce subito il turbo, agguanta presto il gruppo dei migliori e in una spettacolare volata beffa ancora una volta Lamy-Chappuis. «È stata la vittoria della fatica - ha gioito l'azzurro, ora 2° in Coppa del mondo - e adesso c'è un'altra Gundersen (ore 15.45, diretta Rai Sport 2 ed Eurosport): spero di recuperare qualche energia». Energie particolari deve aver trovato anche Daniela Merighetti sulla pista di Cortina. Come spiegare altrimenti l'exploit della 30enne bresciana, capace di battere due fuoriclasse come Vonn e Riesch pur con un pollice rotto? «È stata una giornata incredibile, un'emozione meravigliosa», ha esultato la Merighetti, finora una sola volta sul podio in carriera e oggi a caccia del bis in superG (ore 11.30, diretta Rai Sport 1 ed Eurosport). L'emozione di Innerhofer, tre medaglie mondiali lo scorso anno ma un avvio di stagione davvero difficile, è tutta nell'esultanza espressa dopo il traguardo della discesa di Wengen, nonostante un tempo peggiore per soli 5 centesimi rispetto all'austriaco Reichelt. Ma ritrovare il giusto feeling sugli sci era troppo importante per Inner, felice seppur scavalcato anche dal vincitore Feuz. «Lo sci azzurro ha rialzato la testa - ha commentato il presidente del Coni Petrucci - I risultati di Pittin, Merighetti e Innerhofer onorano lo sport italiano. Continuiamo cosi». Magari a partire dalla slalom di Wengen (ore 10.15 e 13.15, diretta Rai Sport 1 ed Eurosport con Razzoli e Deville), ma anche dal fondo. Nonostante l'assenza dei big stanchi dopo il Tour de Ski, infatti, le sprint di Milano sono state un successo per il pubblico, ma non per gli azzurri: l'atteso Pellegrino ha concluso al 9° posto. Oggi la prova d'appello a squadre.

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