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Simone Vitta Valentino Rossi, a differenza di un anno fa, quando aveva una spalla malmessa (si è visto anche questo in un 2011 sciagurato), si presenta al secondo anno in Ducati «al 100%, con molta fame, la stessa di sempre, con molta voglia di vi

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Perraggiungere il decimo titolo iridato della sua strepitosa carriera - fa capire - gli serve un prolungamento dell'accordo con Borgo Panigale, per vincere nel 2013 o nel 2014. «Vorrei un nuovo contratto in Ducati, un biennale, magari l'ultimo, e poi pensare a come divertirmi, magari nei rally», spiega aprendo Wrooom sulle nevi a Madonna di Campiglio. Ma solo se «ci saranno le condizioni per vincere». In questo, il presidente di Ducati Motor Holding, Gabriele Del Torchio, è del tutto d'accordo. «Penso che per il 2013 - spiega Rossi - inizieremo a parlare di contratto durante la stagione perchè bisogna organizzarsi, ma non vorrei farlo troppo presto perchè si rischia di perdere concentrazione». Se la Ducati andrà bene ci saranno pochi problemi a rinnovare, altrimenti? «Tutti i piloti sono in scadenza di contratto quindi forse si potranno mischiare un po' le carte. A me piacerebbe vincere qualcosa qui, far crescere la Ducati, magari fare un paio d'anni e poi smettere». Non vede, insomma, un futuro su una moto giapponese. «È poco probabile. Però, chi lo sa? Non posso dire ora che sarà impossibile, ma abbiamo iniziato in Ducati e vorremmo vincere con lei». L'anno scorso la spalla, e una moto così così, hanno segnato un disastro, miglior risultato un terzo posto. Quest'anno, Valentino sembra partire rinunciando all'iride. «Non vorrei tagliarmi fuori dai giochi prima di cominciare. Ma realisticamente c'è un distacco di un secondo e mezzo da recuperare». In quel 1"5 che prendeva da Honda e Yamaha però, magari c'era qualche decimo in meno del Rossi che fu: «La fame è la stessa, quando guido bene sono ancora veloce. Certo, servono le condizioni giuste. Ci proveremo». C'è stata anche la morte di Marco Simoncelli in pista, col suo coinvolgimento diretto. E ora si legge di dissapori col papà del Sic, che gli rimprovererebbe di non essersi fatto più sentire dopo i funerali: «Non è vero nulla, sono in ottimi rapporti con lui, la fidanzata che probabilmente lavorerà nel mio staff, coi suoi amici. Con Marco Sanchini (ex Sbk e ora a La7, Ndr) faremo un video di spezzoni tra me e Sic». Ora vuol tornare protagonista: «Con la nuova Desmosedici, che ho visto solo al computer e mi sembra molto bella, potremo far funzionare meglio le gomme Bridgestone e recuperare». Ma si sente forte come quando vinceva un Gp su due? «Non si possono fare paragoni tra diverse ere. Vengo da una generazione precedente di piloti. Adesso sono molto giovani, forti e competitivi. Ma lo sono ancora anch'io. Certo, non penso che oggi sarebbe possibile vincere 11 gare in una stagione come mi è successo in passato. Realisticamente non penso di vincere la prima gara quest'anno, ma di poter tornare a vincere». La nuova Desmosedici, progetto innovativo di Filippo Preziosi, vuol consentire una più facile guidabilità e portare prima in temperatura le gomme Bridgestone, l'handicap del 2011. Anche Hayden, compagno di squadra di Rossi, vuole reagire auna stagione negativa: «Siamo una squadra forte - dice l'americano - l'unica che mette in pista due campioni del mondo. L'anno scorso non è andato bene, eppure c'era comunque un atmosfera perfetta ai box. La Ducati ha provato che non ci siamo seduti».

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