di Gianfranco Giubilo Per completare lo scenario, mancavano l'Arca di Noè e il campionario della fauna, infine Tagliavento si è deciso a salvare dal naufragio i giocatori di Catania e Roma.
AllaRoma può andare bene così, ma tecnicamente la partita non merita un giudizio, troppi giocatori faticavano a mantenere l'equilibrio, l'erba fradicia non consentiva fraseggi. Bravo De Rossi a recuperare lo svantaggio, meno a rimediare un giallo gratuito per essersi tolto la maglia, salterà la gara con il Cesena. Qualche mugugno per un rigore negato a Rosi, invece da accreditare al tecnico la coraggiosa operazione «Salvate il soldato Kjaer», due gol evitati e forse fiducia ritrovata. Alla Lazio il compito di aprire il programma domenicale che sarà concluso dalla sfida più attesa della giornata, il derby del Meazza. Non trova pace Edy Reja, dopo i recuperi di Hernanes e Radu, la doccia fredda del torcicollo per Cissè, incertezza per Klose, a sua volta acciaccato, problemi che vanno ad aggiungersi alle assenze difensive, ripescato perfino Zauri. Tosta anche l'avversaria di turno: senza l'handicap di partenza, l'Atalanta di Colantuono avrebbe appena quattro punti in meno della Lazio. Unica imbattuta, la Juventus spera in un ruolo di spettatrice serena per la sfida tutta milanese, il Cagliari è in buon momento, ma non sarà facile contenere la costante felice ispirazione della co-leader della classifica. Compito più delicato per la terza forza in campo, l'Udinese che dovrà affrontare un mese difficile per i vuoti importanti che l'imminente Coppa d'Africa produrrà nell'organico di Guidolin. Trasferta insidiosa a Marassi dove l'ex Pasquale Marino sarà chiamato a riscattare il miserevole esordio di Cagliari, non tutti i giocattoli di Enrico Preziosi vantano la qualità di quelli destinati ai bambini. Nel pomeriggio già una sfida da ultimo respiro tra Cesena e Novara, fievole lumicino di speranza per il Lecce a Firenze, maggiore tranquillità tra Chievo e Palermo rispetto a Parma e Siena, ancora non lontane dal baratro. Tutto in secondo piano rispetto allo spettacolo di San Siro, il Milan chiamato a difendere il primato, ma anche di naturale favorito per lo scudetto, Inter resuscitata dalla pragmatica esperienza di Ranieri, ma soprattutto dal recupero di campioni malconci. Turba i sonni di Allegri lo stop di Thiago Silva, recupero possibile.