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Lazio, avanti adagio

Rocchi esulta dopo la rete all'Hellas Verona

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La Lazio vola ai quarti di finale di Coppa Italia grazie a una prodezza di Hernanes nel recupero: ma che fatica. Il Verona si arrende dopo aver ripreso i gol di Dias e Rocchi ma alla fine saranno i biancocelesti a sfidare la vincente di Milan-Novara il prossimo 25 gennaio. L'orario indecente scelto dai geni della Lega partorisce un Olimpico deserto (circa diecimila spettatori) ma perlomeno ravvivato da 4.000 scatenati supporters gialloblù. Poco prima della partita rinsaldato lo storico gemellaggio con i tifosi dell'Hellas da sempre amici con quelli della Nord laziale. Atmosfera cupa dopo la scoppola di Siena, fischi per Reja e mezza squadra, più il solito invito a Lotito a «cacciare i soldi» per rinforzare la squadra sul mercato. Bastano 29 secondi per capire che il Verona fa sul serio: cross di Lepiller, testa di Bjelanovic e solo il miracolo di Bizzarri salva una difesa distratta. Primi minuti di studio e gran confusione in campo con Ledesma ed Hernanes a fare gioco in una formazione orfana anche di Radu per il forfait dell'ultima ora. L'impegno non manca, la Lazio ci prova ma senza mai impegnare seriamente il portiere Rafael: qualche sovrapposizione di Lulic che stavolta parte da terzino sinistro, un paio di cross di Cavanda (su quello azzeccato la girata di Cisse finisce alta), i tentativi di Hernanes di trovare la posizione per poter colpire. Poco, pochissimo per chi si aspettava una prima mezz'ora di fuoco della banda di Reja per riscattare la disfatta di sabato. Al 36' ecco, finalmente, il tanto atteso tiro in porta, il primo di Sculli non è straordinario ma fa venire i brividi alla difesa veronese. Sul finire di un primo tempo che non passerà alla storia del calcio, Rocchi sciupa un grande occasione tirando sul numero uno veronese: poi su angolo di Ledesma arriva il vantaggio laziale grazie al tap-in di Dias. Tutti negli spogliatoi con la consolazione di aver trovato almeno il gol che mancava da 262 minuti. Avvio di ripresa col Verona che prova a reagire, si butta in avanti alla ricerca del pareggio ma così facendo si scopre e lascia tanti spazi ai padroni di casa. Che non aspettano altro per lanciare Cisse in contropiede: il francese è sfortunato due volte poi imbecca Rocchi per il fortunoso raddoppio (conclusione deviata da Pugliese nella sua porta). Ma non è un gran periodo per i biancocelesti incapaci di gestire il rassicurante vantaggio e così il Verona trova subito il gol che tiene viva la speranza. Reja comprende gli stenti laziali e si affida al talismano Klose, fuori Cisse che si prende anche qualche fischio al momento del cambio. Mandorlini gioca la carta D'Alessandro per agguantare il pari, gli ospiti non mollano e vanno all'assalto sospinti dalla curva del Bentegodi trasferita all'Olimpico. Ci riescono proprio con il nuovo entrato D'Alessandro che sfrutta un taglio perfetto e beffa i biancocelesti: 2-2, tutto da rifare. Tocca a Matuzalem, al posto di un inguardabile Cavanda (colpevole su entrambi i gol), ora è un 3-5-2. Klose fallisce l'appuntamento al volo su assist di Del Nero appena entrato ma c'è Hernanes nel destino della partita: nel primo minuto di recupero il brasiliano telecomanda alle spalle di Rafael la punizione della qualificazione anche se la Lazio non è guarita. Per niente.

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