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Stekelenburg 6 Un rientro dalle vacanze che più soft non si può.

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Taddei6 Ritorna a destra, in una zona dove la Roma per un tempo non gioca quasi mai. Si vede di più nella ripresa, quando gli altri calano e lui, come sempre, ha ancora le batterie al pieno della carica. In fase difensiva si concede solo una sbavatura su Pellissier. Juan 7 Adesso si può dire con una certa convinzione: è tornato. Diventa protagonista quando c'è bisogno di lui, nel momento migliore del Chievo in cui piazza un paio di chiusure decisive. Heinze 6.5 Un'altra prestazione molto concreta. Tocca a lui fare la voce grossa nella coppia difensiva: non buca un intervento e ci mette quel pizzico di cattiveria che manca agli altri. Josè Angel 6 Spinge molto, soprattutto nei primi 45' quando la squadra lo cerca con continuità. Molto spesso si «incarta» da solo, ma è presente nelle due fasi e questo gli basta per strappare la sufficienza. Simplicio 6 Meno brillante rispetto alle ultime partite del 2011 ma fa il suo nella fase di costruzione del gioco. Fatica quando arriva il momento di difendere e allora Luis Enrique lo richiama in panchina. De Rossi 7.5 E meno male che non stava bene. Sempre più padrone nel doppio ruolo di difensore e playmaker, dà un grosso contributo alla coppia Juan-Heinze e fa ripartire l'azione con intelligenza e tranquillità. Esce stremato e l'Olimpico lo sommerge di meritati applausi. Pjanic 6.5 Parte a mille e Sorrentino, non si sa come, gli toglie un gol magnifico. Meno bene nella fase centrale, rispunta fuori alla distanza e dimostra ancora di appartenere a una categoria superiore. Lamela 6.5 Anche per lui un gol negato dal portiere del Chievo, poi si prende una grossa pausa ma appena passa a sinistra inventa la giocata che sblocca la partita: è lui a subire il fallo da rigore. Va avanti a intermittenza e chiude da trequartista. Bojan 6.5 È quello con più pressione addosso visto che gli tocca sostituire Osvaldo. Non segna ma se la cava egregiamente: all'attivo un rigore procurato, altri due non concessi da Russo e una presenza costante nelle azioni più pericolose. Luis Enrique 7 Supera anche l'esame post-panettone. La Roma fa la partita pur non riuscendo a dominarla come a Bologna, ma i meriti sono soprattutto dell'avversario. Il terzo successo di fila premia il suo lavoro. Alessandro Austini

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