Lazio irriconoscibile. Il Siena cala il poker
Due mesi senza gol, tre in 45 minuti, quattro in totale. Il 2012 del Siena inizia alla grande, i toscani escono dalla crisi e travolgono con un netto 4-0 una Lazio irriconoscibile e al primo ko esterno. Le doppiette di Destro e Calaiò (due rigori), condannano la squadra di Reja alla terza sconfitta stagionale. Al di là degli episodi, giustamente ko i biancocelesti al cospetto di una squadra tecnicamente inferiore, ma che sul piano della determinazione e anche della tattica ha stravinto la partita. Tante assenze sia per Sannino che Reja. Entrambi scelgono un 4-4-2 e puntano sulle rispettive coppie d'attacco (Destro-Calaiò e Cisse-Klose). Timido il Siena che però fa male quando riparte e che si carica dopo le prime conclusioni di Destro, Gazzi e Calaiò. Difesa laziale disattenta e, all'11', Destro la buca con un bel diagonale che sblocca il risultato. Finisce un digiuno che durava da 5 gare. La Lazio reagisce, è macchinosa ma riesce a concludere con Cana (bravo Pegolo) e Sculli (alto). Al 35', però, Brienza entra in area, viene chiuso da Scaloni e Stankevicius e per l'arbitro è rigore. Resta qualche dubbio, ma Calaiò non perdona e firma il 2-0. La Lazio non ci sta, Cisse e Sculli ci provano di testa, ma al 47' Destro va via a Lulic entra in area e supera Bizzarri che lo atterra, l'azione prosegue e l'attaccante mette dentro, ma Gervasoni non convalida, concede il rigore ed espelle Bizzarri. Fuori Scaloni, dentro Carrizo, subito trafitto dal penalty trasformato da Calaiò per il 3-0 con cui si va negli spogliatoi. Nella ripresa la Lazio, in 10 e sotto di tre gol, prova a riaprire la partita, reclama per un mani in area di Del Grosso, ma non riesce a rendersi pericolosa e viene fischiata dai propri tifosi. Il Siena centra anche il poker, ancora con destro che di testa, al 36', batte Carrizo. Finisce 4-0 per i bianconeri, per la Lazio, che paga anche decisioni arbitrali dubbie, è notte fonda e Reja dovrà fare i conti anche con il nervosismo di Sculli che non ha gradito la sostituzione.