Pizarro vola in Cile. Al ritorno c'è la Juve
Ladifferenza è che stavolta, salvo sorprese, ripensamenti o amnistie, David Pizarro non tornerà più a Trigoria. O se lo farà, sarà solo di passaggio. Il divorzio di fatto tra il Peq e la Roma è stato praticamente sancito ieri. La cronistoria della giornata del cileno parla di un allenamento differenziato punitivo per l'ammutinamento del giorno prima nei confronti di Luis Enrique, le scuse a compagni e tecnico e poi di due faccia a faccia. Il primo, dai toni un po' più forti, con Sabatini e il secondo, un pochino più comprensivo, con Baldini. Pizarro si è giustificato dicendo di avere la testa altrove per dei «gravi problemi familiari» riguardanti la sorella e la Roma gli ha concesso il permesso di ritornare (teoricamente per una settimana abbondante, praticamente senza un termine) in Cile. Il divorzio di fatto, però, già oggi potrebbe essere messo su carta: il procuratore Bozzo è atteso a Trigoria da Sabatini. Per la definizione del rinnovo di Greco, ma anche e soprattutto per risolvere la grana Pizarro. La soluzione è semplice e ad un passo: il prestito alla Juve fino a giugno con un accordo anche per la prossima stagione. Gli unici ostacoli derivano dalla necessità juventina di piazzare Pazienza e dalla definizione degli ultimi dettagli. Ma alla fine l'affare si farà. Oggi, intanto, la Roma attende la prima diagnosi su Osvaldo (ieri solo fisioterapia e dolore ai flessori della coscia destra in lieve diminuzione) che condizionerà anche le strategie di mercato per l'attacco: in programma c'è un'ecografia a Trigoria e nei prossimi giorni una risonanza magnetica. Contro il Chievo, quindi, largo al trio Totti-Lamela-Bojan. Per domenica resta da valutare De Rossi (anche ieri differenziato), segnalato in miglioramento e atteso tra oggi e domani in gruppo. L'ultima parola spetterà a Luis Enrique.Così come per Borini. Sicura, invece, l'assenza di Cassetti.