Bivio Cisse, grana Zarate
Spunta la grana Zarate mentre su Cisse piomba l'Olympique, almeno così scrivono in Francia. E allora sono momenti di riflessione in casa Lazio soprattutto sul francese che ha vissuto due stagioni straordinarie a Marsiglia con 24 reti segnata in 58 gare dal 2006 al 2008. Ma il club guidato dall'ex juventino Deschamps corteggia anche Amauri e soprattutto vorrebbe Cisse in prestito, soluzione poco gradita a Lotito. Per ora è solo un'ipotesi, la settimana scorsa c'è stato un colloquio tra Tare e Reja e si è deciso di aspettare e vedere come reagirà l'attaccante alle nuove gerarchie che lo vedono inseguire una maglia da titolare. Se non desse segnali di risveglio si potrebbe anche arrivare al doloroso divorzio. Nel frattempo è riemerso il problema Zarate: la rottura con Ranieri è totale, l'Inter e la stessa Lazio nel tentativo di non perdere almeno una parte dell'investimento iniziale cercano acquirenti. Lotito sa perfettamente che farlo rimanere in maglia nerazzurra non servirebbe al progetto di recupero e allora l'agente Bozzo è a caccia di un'offerta (c'è un timido interesse della Fiorentina di Delio Rossi) per consentirgli di giocare da protagonisti gli ultimi sei mesi di quest'altra travagliata stagione. Maurito ha avuto due giorni di vacanza supplementari visto che gli è nata la figlia Mia ed è dovuto restare vicino alla moglie Natalie. Si vedrà, di certo il futuro di Zarate non dovrebbe essere più nerazzurro a meno di una clamorosa ricucitura con Ranieri. Notizia da Londra: l'Arsenal ha offerto 13 milioni di euro al Colonia per Podolski scavalcando la Lazio. Intanto oggi la squadra torna a lavorare al completo (i sudamericani stanno tutti rientrando dalle vacanze supplementari) in vista della trasferta di sabato prossimo a Siena. Da valutare le condizioni di Konko ma c'è ottimismo, Matuzalem sarà disponile, Brocchi è ancora fermo mentre Marchetti potrebbe rimandare di una settimana il rientro. Infine vanno registrate le parole di Stefano Mauri sulla vicenda scommesse direttamente da Miami dove resterà fino al 15 gennaio: «È tutto ok. Mi piacerebbe poter parlare al mondo ma, come potete immaginare, non posso farlo per ovvie ragioni. Sono ultra sereno e sto lavorando come un pazzo tutti i giorni per tornare in campo il prima possibile».