Giovanni Massini BILBAO «Piccole tutto fare avanzano», non è uno slogan pubblicitario, ma la realtà di un progressivo aumento delle auto da città, o per lo meno, di un certo tipo di auto da città.
Daallora, di Twingo ne sono state vendute circa 3 milioni, ma allora la concorrenza era minore: c'erano 12 modelli, in rappresentanza di 9 marchi. Oggi i marchi sono saliti a 15 ed i modelli concorrenti sono 26. Una ragione in più per affilare le unghie ed ecco che la Twingo si evolve in chiave estetica e funzionale, andando a cercare consensi a tutto tondo. La chiave di volta è il numero 30.000, tante, infatti, sono le possibilità di personalizzazione offerte da questa intrigante trasformista, che lancia anche un nuovo look, soprattutto un nuovo muso, caratterizzato da due fendinebbia tondi, di generose dimensioni, che troveremo anche sulla nuova Clio. La base parte da due allestimenti: la Wave, che già adotta climatizzatore, radio Cd con Bluetooth e computer di bordo; la Live, che in più ha i cerchi in lega da 15", i retrovisori colorati ed il volante in pelle. In Renault, poi, hanno identificato 6 distinte personalità: Burn, Fashion, Xtreme, Lovely, Glam e Devil. Ognuna di queste si esprime attraverso combinazioni di: colori, stripping da tetto (13 tatuaggi applicabili a scelta), cerchi in lega in quattro colorazioni (nero, bianco, grigio chiaro e grigio scuro) e tre colorazioni per lo spoiler. Ci sono anche altri due allestimenti, ma prima dobbiamo parlare di motorizzazioni. Per il lancio commerciale nazionale, la Renault ha puntato tutto su un 1.2 benzina da 75 Cv. Un bel 4 cilindri, 16 valvole, parsimonioso nei consumi (circa 5,6 litri per 100 km su percorso misto) ed ecologico. Ecco che arriviamo alla versione Energy (esteticamente si riconosce per uno spoilerino posteriore), che adotta, per l'appunto, questa unità, appositamente elaborata in modo da emette appena 105 grammi di CO2/km. La stessa unità, turbocompressa, equipaggia un frizzante allestimento Gordini, caratterizzato dalle classiche bande bianche, che attraversano la carrozzeria. I Cv disponibili diventano 100, con una coppia massima di 155 Nm, disponibile a 3.500 giri, un buon valore per un benzina. L'auto è molto piacevole da guidare. L'immancabile versione a gasolio è affidata al 1.5 dCi, che qui da noi arriverà solo in declinazione da 75 Cv. Peccato, abbiamo potuto provare l'unità più potente, quella da 85 Cv e va veramente bene. La scelta è motivata dalla tendenza di mercato, che vede il diesel perdere sempre più consensi, tra gli utenti di questo segmento. Anche l'automatico, un Bvt robotizzato, è riservato solo al 1.2 benzina da 75 Cv. Lo schema dell'ammortizzazione resta invariato, con un McPherson a ruote indipendenti sull'anteriore ed un assale torcente con molle elicoidali, sul posteriore. Restano sostanzialmente invariate le dimensioni (3.687 mm di lunghezza), con un bagagliaio che va dai 165 ai 959 litri di capacità, ovviamente con i sedili posteriori abbattuti.