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Ricordate il pirotecnico e rapido mercato estivo? Dimenticatelo.

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Attendista,più concentrata su prestiti o su giovani promesse che su altri colpi a effetto. Si tratta non solo di una scelta di principio («la vera programmazione si fa in estate», ha detto il ds Tare) ma anche di una necessità. Perché il caso-Zarate, ai ferri corti con Ranieri in un'Inter che non sembra aver più posto per lui, ha depennato una voce di bilancio che, a fine agosto, la Lazio si sentiva già nelle casse. Invece i 15.5 milioni del riscatto non arriveranno e, anzi, da giugno la società biancoceleste potrebbe ritrovarsi a pagare di nuovo l'ingaggio (e le famose commissioni) dell'argentino. Difficile pensare quindi a colpi come Kuzmanovic (costa sugli 8 milioni di euro) o Podolski. A tal proposito il tedesco, per il quale l'Arsenal è pronto a offrire 13 milioni, ha fatto sapere per l'ennesima volta che semmai addio al Colonia ci sarà, questo non avverrà prima dell'estate. In serata gli sono state attribuite dal sito spaziocalcio.com parole di apertura nei confronti dei biancocelesti, peraltro tutte da verificare. In ogni caso, l'affare appare molto difficile. Come rinforzare allora la rosa? La strada del prestito - secco o con diritto di riscatto - è quella più gradita a Lotito. Lo si è visto nelle ultime campagne acquisti invernali e lo scenario potrebbe ripetersi a breve. Non è un caso che si sia parlato tanto di Kucka e Constant, anche considerati i rapporti sempre privilegiati con il Genoa di Preziosi. Ma vi è un'altra strada che in questi giorni sta montando: quella dello scambio. Indiziato alla partenza, neanche a dirlo, Libor Kozak. Che vuole giocare di più ed è appetito da mezza serie A. L'ultimo segnale lo ha lanciato il patron del Cesena Campedelli. «Ci serve un attaccante giovane per affiancare Mutu», ha detto, prima di confermare di essere pronto a cedere Parolo per una cifra vicina ai 10 milioni. La Lazio accarezza l'idea. Non vorrebbe cedere la punta ceca ma sa che è controproduttivo trattenere qualcuno controvoglia. L'idea è lo scambio di prestiti alla pari. O almeno così vorrebbe Lotito, mentre Campedelli richiederebbe anche un piccolo conguaglio. La terza strada è l'opzione «Lulic». Ovvero ripetere la straordinaria operazione riuscita col bosniaco d'estate: prendere un giovane a buon mercato e ritrovarsi in casa la rivelazione del campionato. Servirebbe anche a programmare meglio un futuro che vede tutto il centrocampo biancoceleste - da Ledesma a Mauri, da Matuzalem a Brocchi - viaggiare oltre i 30 anni. In questo senso lo svedese Elm (in forza all'Az Alkmaar) e Sansone del Sassuolo - rispettivamente 23 e 24 anni - rappresenterebbero investimenti oculati.

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