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Calcio truccato, la serie A trema

L'ex preparatore atletico dei portieri del Ravenna Nicola Santoni

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E ora la serie A trema. Le rivelazioni fatte negli uffici della Procura di Cremona da Carlo Gervasoni - con nomi e cognomi di una decina di calciatori del massimo campionato coinvolti nei tentativi di combine delle partite - aprono scenari inquietanti: un nuovo processo sportivo dopo quello della scorsa estate, possibili penalizzazioni per i club coinvolti e una classifica sconvolta a poche giornate dalla fine del campionato. La Procura della Federcalcio, sia chiaro, deve ancora valutare gli elementi inediti e decidere se aprire un nuovo procedimento. A tal riguardo proprio ieri l'avvocato Ettore Traini, rappresentante del procuratore federale Stefano Palazzi, si è recato in Lombardia per acquisire copia degli atti dell'inchiesta «Last Bet». Di certo, però, le ammissioni di Gervasoni potrebbero mettere nei guai diverse squadre. Chi rischia maggiormente? In primis l'Atalanta. Il club orobico è già stato condannato in estate per il coinvolgimento del capitano Cristiano Doni nella combine della partita Atalanta-Piacenza: sei punti di penalizzazione per responsabilità oggettiva. Stralciando la posizione di Manfredini, del resto, la Corte di giustizia federale non aveva riscontrato prove sul tentativo di combine di Ascoli-Atalanta, ora ammesso dallo stesso Doni. Dunque il club di Percassi rischia quanto meno una nuova penalizzazione. Quanto meno, sì, perché Palazzi dovrà indagare anche su quanto sostenuto da Antonio Benfenati («Doni mi consigliò di scommettere su Padova-Atalanta) e soprattutto da Nicola Santoni sui dirigenti della società orobica («Ci sono dentro anche loro», si legge in un'intercettazione telefonica): se il coinvolgimento del club verrà provato, l'Atalanta sarà addirittura retrocessa. Più complicato prevedere le possibili conseguenze sportive per le altre squadre coinvolte. Nei guai potrebbe finire il Chievo per quanto sostenuto dal giudice Salvini («Pellissier è indicato in vari interrogatori come il compartecipe della manipolazione di partite della sua squadra») e per alcune intercettazioni dello stesso attaccante («Si può sapere quanto mi fai prendere da queste cose?», chiede in una telefonata Pellissier; «Dai 250 ai 400», risponde l'interlocutore). E poi Palazzi (gli interrogatori dovrebbero partire a metà gennaio) vaglierà sicuramente quanto emerso sulle ultime tre partite citate da Gervasoni: Palermo-Bari, Lecce-Lazio e Lazio-Genoa. I club tirati in ballo preferiscono non commentare e respingono ogni addebito, ma dall'analisi dei movimenti degli «zingari» (presenti negli hotel delle squadre prima delle partite) i giudici di Cremona sono convinti delle combine. Le sanzioni minime previste dalla giustizia sportiva sono chiare: per responsabilità oggettiva uno o più punti di penalizzazione (con aggravio in caso di pluralità di illeciti), per responsabilità diretta (coinvolgimento dei rappresentanti dei club) la retrocessione. «Eventuali colpe dovranno essere valutate dal procuratore - ha precisato il presidente Figc Abete - per ora non abbiamo elementi per giudicare». Il terremoto, però, sembra vicino.

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