Il terremoto arriva nel 2012
Tra pochi giorni altri 20 giocatori indagati per il calcioscommesse Parziali ammissioni di Sartor. Petrucci: «La serie A non è falsata»
Conqueste certezze, e dopo aver ascoltato le ammissioni di Luigi Sartor, i magistrati della Procura di Cremona hanno momentaneamente sospeso gli interrogatori della seconda fase dell'inchiesta «Last Bet» sul calcio scommesse. Si ripartirà nei primi giorni del 2012, con nuove indagini sulle partite e i calciatori tirati in ballo dall'ex piacentino Gervasoni: tra questi dovrebbe esserci il laziale Stefano Mauri. Ieri gli investigatori hanno raccolto le dichiarazioni di Sartor, finora trinceratosi dietro alla facoltà di non rispondere. Nelle oltre 5 ore davanti al procuratore capo Roberto Di Martino, l'ex difensore di Inter, Parma e Roma ha ammesso il ruolo di intermediario tra il gruppo dei bolognesi (capeggiato da Giuseppe Signori) e gli uomini di Singapore, interessati all'acquisto di un club italiano (l'Albinoleffe?). Pur negando ogni illecito, Sartor avrebbe poi ammesso la titolarità di un conto cifrato in Svizzera, «necessario» per la nuova attività di procuratore dell'ex difensore, a caccia di giocatori in Cina. Infine Sartor avrebbe confermato il tentativo di combine della partita Inter-Lecce: gli uomini di Singapore avevano scommesso molti soldi sull'over, ma la gara terminò 1-0 e i vertici dell'organizzazione chiesero conto dei soldi buttati anche a Sartor. Resta nebulosa, invece, la posizione di Sergio Pellissier. Gli investigatori nutrono ancora forti dubbi sull'attaccante del Chievo, ritenuto corresponsabile della manipolazione di alcune partite. Una delle intercettazioni al centro delle polemiche («Quanto mi fai prendere da queste cose?», chiede Pellissier; «Dai 250 ai 400», risponde l'interlocutore) potrebbe però non riferirsi alle scommesse, ma a una richiesta di risarcimento danni avanzata dal calciatore. Oggi il gip Guido Salvini dovrebbe concedere la scarcerazione anche a Sartor e Zamperini, mentre gli interrogatori riprenderanno l'11 gennaio, quando negli uffici della Procura di Cremona tornerà Doni. Nel frattempo il procuratore della Federcalcio Stefano Palazzi esaminerà gli ultimi atti dell'inchiesta per poi avviare a sua volta gli interrogatori (non prima di metà gennaio). «Sono preoccupato per quanto sta accadendo - ha dichiarato il presidente del Coni Petrucci - ma la Federcalcio sta affrontando la vicenda con serietà e dignità. Tutto è sotto controllo, non ho dubbi sulla regolarità del campionato».