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Il ct Brunel riparte dall'Olimpico

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Acominciare dall'operato del nuovo coach dell'Italrugby Jacques Brunel. Il guascone ha preso in mano il timone con il piglio che ha contraddistinto la sua carriera. Da allenatore Brunel ha vissuto i suoi momenti migliori come coach della mischia nella Francia di Laporte attraverso due World Cup e come guida del Perpignan riportato al titolo transalpino dopo decenni. Non mancano a Brunel il carattere, la personalità, l'esperienza e le idee, come dimostrano le convocazioni di diversi giovanissimi in occasione dei primi raduni della sua gestione che si aprirà con il Sei Nazioni. Superata la grande suggestione dell'esordio assoluto sulla panchina italiana proprio nella «sua» Parigi contro la Francia il 4 febbraio, Brunel avrà l'onore di condurre i suoi uomini una settimana più tardi nella prima assoluta del Sei Nazioni all'Olimpico contro i campioni uscenti dell'Inghilterra. Due appuntamenti da far tremare i polsi, pane per i denti del duro dei Pirenei. Dopo la delusione del mancato passaggio ai quarti di finale della Rugby World Cup partire con qualche risultato positivo sarebbe vitale per l'intero movimento ovale, posto che il trasloco del Sei Nazioni allo stadio Olimpico costituisce di per sè un salto di qualità per il rugby italiano. Finalmente saremo in grado di offrire ai competitors del Torneo una struttura degna di Twickenham, del Millennium Stadium o dello Stade de France. Anche Roma apre al rugby il suo salotto migliore, per l'Italrugby è tempo di spiccare il volo. Ale. Fus.

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