Totti a De Rossi: "Resta con me"
Un gesto spontaneo, sincero, in pieno spirito natalizio. Francesco Totti chiede a suo «fratello» De Rossi di non abbandonarlo proprio adesso che il passaggio di testimone tra capitani è all'orizzonte. E prima, magari, si riesce pure a vincere insieme. «Se fossi Baldini a Daniele direi: o firmi... o firmi!» l'ordine del capitano. La Roma ha affidato la spinosa questione del contratto del centrocampista al dg ma neanche lui, in tre mesi pieni di contatti con il procuratore Berti, ne è venuto a capo. Eppure sarebbe tutto pronto per la firma già da un paio di settimane. L'ultimo rilancio della società - un quinquennale con stipendio a salire e subito vicino ai 6 milioni netti - ha accontentato in pieno le richieste presentate dal giocatore, tanto che era stato fissato un appuntamento con Berti per chiudere la faccenda nell'imminenza della partita con la Juventus. Niente da fare: De Rossi si è innervosito per il pressing dei dirigenti, ha chiesto altro tempo per riflettere prima di dare la sua ultima parola. Non è più una questione di soldi, bensì di prospettive di carriera: dopo un estenuante tira e molla l'accordo economico con la Roma c'è, ma il brindisi non arriverà prima del 2012 visto che «Capitan futuro» dopo una vacanza con la fidanzata negli Stati Uniti, tornerà a Trigoria insieme ai compagni il 2 gennaio. Da giocatore libero: a inizio anno, teoricamente, può trattare con qualsiasi squadra alla luce del sole. Scartato il Milan e messo da parte il Manchester City nonostante le telefonate di Mancini, la maxi-offerta da 9 milioni netti e la promessa di un nuovo tentativo a gennaio, ora è il vecchio estimatore Mourinho da Madrid a confondere le idee di De Rossi. Non che siano mai state chiarissime: l'anno scorso aveva deciso di andarsene e tentare un'esperienza all'estero, poi in ritiro con Luis Enrique si è di nuovo convinto che Roma sarebbe stata casa sua per sempre, il posto giusto dove restare a vivere accanto all'amatissima figlia Gaia e alla nuova fidanzata Sarah Felberbaum. Ma l'inizio di stagione difficile e i risultati deludenti lo hanno fatto tentennare di nuovo. Nei suoi dubbi si è insinuato lo «Special One» che voleva portarlo all'Inter e adesso lo chiama da Madrid per completare il centrocampo e sfidare ad armi pari il Barcellona. Chissà se le ultime tre partite del 2011 della Roma abbiano rimescolato ancora i pensieri di De Rossi, convincendolo definitivamente che si può vincere anche qui e non bisogna aspettare neanche troppo tempo. A Trigoria sono convinti di sì, aspettano con fiducia il giorno «x» e, nella peggiore delle ipotesi, i dirigenti si aspettano il gesto d'amore di De Rossi: firma su un contratto «virtuale» con la Roma e cessione a giugno per evitare lo spettro del parametro zero. Ma tutti, a cominciare da Luis Enrique, fanno il tifo per l'altra soluzione, quella che resta la più probabile: De Rossi romanista a vita. E allora bisogna attaccarsi a tutto per alimentare la speranza, anche all'appello di Totti nell'intervista concessa al suo ex compagno Panucci e in onda domani sera su Sky: «Daniele devi firmare a qualsiasi cifra - le parole del capitano - anche perché sei tifoso della Roma e fai parte del progetto. Scherzi a parte, spero che lo faccia il prima possibile». Ormai se ne parla l'anno prossimo.