L'Nba riparte a Natale: Chicago e Miami volano
Emozioni, agonismo, grande spettacolo: gli ingredienti che fanno del campionato Nba uno dei maggiori eventi dello sport internazionale non sono mancati nelle cinque partite che hanno composto il menù natalizio degli appassionati di basket di tutto il mondo, tanto più gradito perchè messo in tavola dopo un lunghissimo periodo di digiuno. Esattamente un mese fa, giocatori e proprietari avevano trovato un accordo per dare finalmente il via al campionato di basket nordamericano e porre fine al lockout, durato quasi cinque mesi, fissando proprio al giorno di Natale l'avvio della stagione 2011-2012, che doveva cominciare invece l'1 novembre. Superati dopo estenuanti trattative tutti i motivi di divisione, relativi soprattutto alle retribuzioni e alla divisione dei ricchi proventi tra giocatori e società, i campioni 'emigratì in Europa sono tornati nelle loro squadre - con grandi rimpianti anche in Italia, dove era approdato Gallinari - e hanno ripreso gli allenamenti con i compagni per cominciare a fare sul serio. Ecco allora il via ad un'annata ridotta, con 66 incontri invece di 82, ma che nella prima giornata ha proposto tre grandi sfide: New York Knicks-Boston Celtics, Dallas Mavericks-Miami Heat, Los Angeles Lakers-Chicago Bulls; oltre a Oklahoma City Thunder-Orlando Magic e Golden State Warriors-Los Angeles Clippers. Un programma niente male per gli appassionati, che hanno potuto assistere a incontri combattuti, spesso decisi per un solo punto e dove il fattore campo non è stato decisivo. L'aperitivo, nel pomeriggio del giorno di Natale a New York, ha visto un successo di prestigio, bello e tiratissimo, dei Knicks contro Boston, propiziato dalla star Carmelo Anthony e dal neo-arrivato nella Grande Mela, Tyson Chandler. In un Madison Square Garden gremito, New York si è imposta 106-104, con un un finale al cardiopalmo, sui campioni della stagione 2008. L'ultimo tiro di Kevin Garnett, a 4'' dalla sirena, ha mancato di pareggiare il canestro con cui poco prima Anthony aveva portato in vantaggio i Knicks. Straordinaria la prestazione di Carmelo (37 punti e otto rimbalzi), mentre Chandler è stato l'asso della difesa. Nei Celtics, peraltro privi di una pedina fondamentale come Paul Pierce, hanno brillato soprattutto Rajon Rondo (31 punti e 13 rimbalzi) e Brandon Bass (20 e 11). I Miami Heats si sono presi una piccola rivincita per la sconfitta subita nelle finali Nba della scorsa stagione guastando la festa in casa dei Dallas Mavericks con una vittoria per 105-94. Star assoluta dell'incontro - davanti ai 20 mila spettatori riuniti nell'American Airlines Center - è stato Lebron James, autore di 37 punti, dieci rimbalzi e sei assist. Sul parquet, i padroni di casa sono stati sorpresi dalla partenza a razzo di Miami, che ha raggiunto un vantaggio di 32 punti alla fine del terzo quarto (97-65). Dallas ha dominato la quarta, con il parziale di 29 a 8, ma ciò non è bastato a capovolgere il risultato. Nella notte, sulla costa ovest, è venuta a sorpresa la sconfitta interna dei Los Angeles Lakers ad opera dei Chicago Bulls, protagonisti di un finale incredibile. La squadra ospite ha rimontato sei lunghezze nell'ultimo minuto, cominciato sull'87-81 per i Lakers, e a una manciata di secondi dalla fine Derrick Rose ha infilato il canestro della vittoria (88-87) dopo che Kobe Bryant, non in perfette condizioni, aveva perso la palla decisiva. L'altra squadra di Los Angeles, i Clippers, ha colto una netta vittoria in casa di Golden State (105-86) sfruttando le arti di Chris Paul (20 punti); mentre gli Oklahoma City Thunder hanno battuto in casa Orlando 97-89 grazie ai 30 punti di Kevin Durant. Oggi si replica, con 12 incontri nella notte italiana. Prima di Capodanno, la fame sarà placata.