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Stekelenburg 6.5 Un tempo passato a infreddolirsi, a metà ripresa ci pensa Diamanti a scaldarlo ma lui si fa trovare pronto: parata da gran portiere, con un pizzico di fortuna.

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Rosi6.5 Moto perpetuo sulla fascia destra, avanza con prepotenza e lascia poco fiato Morleo per contro-attaccarlo. Cala un po' nella ripresa e rischia un fallo da rigore ma nel complesso conferma di essere in netta e costante crescita. Juan 6.5 Lascia ad Heinze i compiti di «direzione» e si fa trovare sempre al posto giusto. Piazza qua e là chiusure poco appariscenti ma fondamentali. Baluardo ritrovato. Heinze 6.5 Il nuovo leader carismatico del reparto, l'azione riparte sempre da lui. In fase difensiva si concede poche sbavature nel mezzo di una prova molto concreta. Simplicio 7 Il vecchio che diventa nuovo. Inizia la partita con un tacco smarcante per Totti ed è solo il primo inserimento in area. Sfiora il gol, si fa valere nel palleggio e lavora tanto anche in fase di contenimento. Utilissimo. De Rossi 7 Sempre più a suo agio nel ruolo regista arretrato, chiude ogni varco davanti alla difesa e così facilita il lavoro dei centrali, senza contare la padronanza con cui gestisce il pallone. Fatelo firmare presto. Pjanic 6 L'assenza di Napoli sembra avergli spezzato il ritmo. Ci mette un tempo a scaldarsi, cresce nettamente nel secondo tempo prima di uscire. Osvaldo 7.5 Sbaglia a porta vuota dopo aver rubato il tempo a Gillet ma al secondo tentativo segna un gol alla Batistuta, con tanto di mitraglia. Va vicino al raddoppio più volte e si fa un «mazzo» incredibile in copertura. Il prototipo di attaccante moderno. Totti 7 Il simbolo della Roma ritrovata. Calato alla perfezione nel «vecchio» ruolo di suggeritore, regala palloni e tocchi invitanti ai compagni. Peccato solo per il gol che è diventato maledetto: ci prova in tutti i modi senza successo. Lamela 7 Parte da sinistra e terrorizza chiunque gli capiti di fronte:a 19 anni gli avversari lo rispettano già come un campione affermato. Serve l'assist a Osvaldo e va vicino al gol del 3-0. Se trova concretezza può diventare devastante. Greco 6 In quei pochi minuti che gioca conferma di poterci stare eccome in questa Roma. Luis Enrique 8 La squadra inizia a giocare a memoria. Crea occasioni a ripetizione, concede sempre meno e, soprattutto, si diverte. È il frutto del suo lavoro finalmente ripagato dai risultati. Alessandro Austini

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