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Roma, Natale al sole

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La Roma va... e adesso fa paura. Non tanto per un altro successo meritatissimo, ma per le potenzialità, evidentissime, di questo gruppo ancora in via di formazione che a Bologna ha confermato quanto di buono fatto vedere a Napoli: il risultato è da 7 punti in 3 partite (due erano con Juve e Napoli), non male come chiusura di anno: sarà un Natale al sole. Luis Enrique ha finalmente trovato la sua Roma e non è un caso se rispetto alla squadra vista a Napoli qualche giorno addietro, al Dall'Ara c'è un solo cambio: Pjanic rientrato dal turno di squalifica con Greco a cedergli il posto. Salta quindi il banco del Totoluisito, la Roma ha una sua fisionomia e da qui in avanti la struttura giallorossa sarà questa. E per uno strano scherzo del destino la consacrazione della nuova Roma arriva proprio contro Pioli: l'uomo che qualcuno aveva ipotizzato al timone giallorosso prima dell'asturiano. La differenza in campo la fa sì l'unità d'intenti, il modulo di Luis Enrique e i movimenti offensivi imposti dal giovane allenatore, ma soprattutto la fanno i giocatori. Con Totti dentro questa squadra è un'altra roba, il capitano trasmette sicurezza ai compagni, distribuisce palloni, si sacrifica e rispetto al recente passato tira molto meno. È il sistema di gioco di Luis Enrique che lo allontana dalla porta e un po' anche la sfortuna, perché quando la palla non vuole entrare... «N'cese crede!» il labiale del capitano che si vede prima negare la gioia del primo gol stagionale da un miracolo di Gillet (punizione perfetta), poi non trova la porta di un soffio. Sarebbe stata la ciliegina sulla torta, ma toglie poco alla crescita di questa Roma attorno al suo leader: sempre lo stesso. Ma lì vicino c'è un gruppo che cresce e contribuisce al tiro al piccione bolognese. Lamela prima, Osvaldo poi, con un Taddei straordinario, un Simplicio ritrovato e divenuto ormai uomo essenziale. E a questo va aggiunta una cosa non da poco: la Roma finalmente ha un portiere. Stekelenburg non sbaglia nulla una volta ancora e, cosa che da non disdegnare, è anche un po' fortunato... non male per un numero 1 (la Roma non finiva una gara senza incassare gol dallo scorso 5 novembre). Nella serata di festa, prima che bollicine e panettoni imbandiscano la tavola giallorossa per il meritato riposo, una sola nota suona stonata. Tra nove giorni De Rossi sarà libero si accordarsi con un altro club. Siamo sicuri che tutto sia a posto come dicono? Itifosi giallorossi lo sperano, ma la firma ancora non c'è... sarà il botto di fine anno!?

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