Simone Pieretti Il Milan non scherza.
AlSant'Elia Allegri rilancia Abbiati, puntella la mediana con Ambrosini, preferisce Robinho a Pato: la scelta lo premia immediatamente, perché il brasiliano lo ripaga dopo tre minuti con una giocata che vale quanto una moneta sonante. Il Milan indirizza subito la partita nel migliore dei modi: affondo di Robinho sulla destra, palla in mezzo, e sfortunato autogol di Pisano, che mette il pallone in porta nel tentativo di evitare l'ennesimo gol di Nocerino. Il Cagliari, tutto agonismo e poche idee, cerca di alzare il ritmo. Ballardini si affida alle giocate di Cossu, alla fisicità di Ibarbo, ai numeri di Ribeiro; la difesa del Milan tiene, con qualche affanno. Al 14' Abbiati é reattivo sul destro dal limite di Ekdal. Al 38' Larrivey anticipa tutti, ma non riesce a centrare il bersaglio. Nessun cambio nell'intervallo. Al 50' Agazzi salva la propria porta dopo un ottimo spunto di Aquilani. La prova dell'ex juventino è superba: il centrocampista gioca a tutto campo, lotta senza tregua, non si risparmia mai. In area di rigore sugli scudi anche Mexes, che svetta su ogni pallone lasciando le briciole agli avversari. I campioni d'Italia fiutano il pericolo e chiudono la partita. Al 57' Robinho fa le prove generali: salta il portiere e fallisce il bersaglio a porta vuota ignorando Boateng - solo - nel cuore dell'area. Ma il sudamericano si fa perdonare due minuti dopo quando serve a Ibrahimovic un pallone che lo svedese può soltanto spingere in rete: Milan due, Cagliari zero. In chiusura Agazzi evita il tracollo intervenendo in uscita su Pato. La squadra di Allegri per almeno 24 ore torna capolista, in attesa del match tra Udinese e Juventus. Il Milan é molto competitivo, non serve neppure l'argentino Tevez. «Costa troppo», ammette il patron Berlusconi. Probabile ora l'arrivo di Maxi Lopez dal Catania. Nell'altro anticipo, Siena e Fiorentina si annullano a vicenda. Finisce 0-0, col portiere viola Boruc gran protagonista. La squadra di Delio Rossi non brilla, ma torna a far punti in trasferta. Il Siena muove la classifica, ma per salvarsi servirà molto altro.