Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Stekelenburg 6.5 Preciso nell'ordinaria amministrazione e graziato più volte da Hamsik, Zuniga, Lavezzi e Cavani.

default_image

  • a
  • a
  • a

Rosi6.5 Partita doubleface: d'apprensione quando viene attaccato da Zuniga e soci, di intraprendenza quando ricambia il favore contrattaccando come un treno. Ammonito nella ripresa, non smette di offendere e creare grattacapi al Napoli. Juan 7 Per senso di posizione è ancora uno dei migliori della classe. Chiude un paio di volte che è una bellezza, mette la testa su un pallone di Zuniga diretto in porta e perde pochissimi confronti diretti. Sbuffa e soffre un po' di più quando viene puntato in velocità, ma si arrangia con il mestiere. Monumentale. Heinze 7 Sbroglia parecchie situazioni complicate con il suo piedino provvidenziale e la solita dose di grinta in quantità industriale. Roccioso. Simplicio 6.5 Sembra uno capitato in mezzo al campo per caso, forse anche per quattro mesi vissuti su e giù sull'altalena, e invece fa quasi sempre la cosa giusta. Come il tiraccio che Cannavaro devia in rete per il 3-1 finale. Talismano. De Rossi 7 Centrale di centrocampo o di difesa, ormai, è solo un particolare. Difende, imposta, arretra, stoppa e detta i tempi non sbagliando una virgola. Greco 6.5 Più o meno come Simplicio. Utilissimo per tutta la gara, soprattutto in fase di palleggio. Totti 7 Più che da trequartista, funge da vero e proprio totem avanzato. La stragrande maggioranza delle trame offensive della Roma passano dai suoi piedi e lui non tradisce. Il capitano c'è e si vede. Osvaldo 7 Paga pegno a un grossissimo lavoro di sacrificio a tutto campo sparando a salve tre palle d'oro nel primo tempo. Rimedia abbondantemente nella ripresa con la zampata del raddoppio. Per stavolta basta e avanza così. Bojan 6 Qualche buon lampo nella ventina di minuti finale. Arriva sul fondo almeno un paio di volte e a tempo praticamente scaduto mette sui piedi di Osvaldo la palla del 4-1 che l'argentino però non trasforma. Perrotta sv Luis Enrique 7.5 Ci voleva la migliore Roma della stagione per sbancare un campo minato come il San Paolo. E la migliore Roma, seguendo la strada imboccata contro la Juve, si è vista. Prima prova da grande dall'inizio della rivoluzione culturale e primo scalpo di una big catturato. E se fosse l'inizio del raccolto dopo quattro mesi di semina? Matteo De Santis

Dai blog