Giada Oricchio NAPOLI Il Napoli vuole vincere a tutti i costi contro la Roma.
Altecnico toscano è noto, Roma piace, la considera una «grande piazza» e mostra tutta la sua stima: «È un avversario forte che ha investito tanto sui giovani talenti. Stimo Luis Enrique, ha il coraggio di portare avanti la sua tattica senza farsi condizionare. Contro Fiorentina e Juventus avrebbe meritato miglior sorte. Hanno cambiato tanto, ci vuole tempo e pazienza. Per questo dico che la nostra crescita è stata vertiginosa: in due anni abbiamo limato difetti e vizi dei meno esperti e già ci siamo imposti a livello europeo e nazionale». Ammirazione sincera per il tecnico spagnolo, tanto che alle parole provenienti da Trigoria («la forza del Napoli è il lavoro difensivo del tridente d'attacco»), Mazzarri risponde: «Non lo ha detto in modo riduttivo, anzi. Noi, come le squadre più importanti in Europa, ad esempio il Barcellona, abbiamo scelto attaccanti bravi nel recupero della palla. Servono giocatori universali». La Roma gioca a viso aperto, pochi tatticismi, fatta eccezione per il match con la Juve: «Entrambe facciamo un calcio propositivo con idee leggermente diverse dalle altre italiane. La Roma non è una squadra che si chiude e quando avremo noi il pallino del gioco si dovrà preoccupare. Sarà una gara spettacolare e avvincente». Dalla prestazione dovrebbero scaturire i risultati: «Sono tutti freschi, scenderà in campo chi ha giocato di più finora. Vorrei vedere il mio Napoli giocare da Napoli sia nella fase attiva che passiva. Se si esprime come deve sono già contento». Ovviamente i conti devono tornare. Per i prossimi due mesi, si parlerà solo di campionato, niente sorteggi, niente Chelsea. Conta la classifica: «Dopo le vittoria contro Lecce e Villareal, in un girone molto dispendioso, si è pareggiato a Novara. Tuttavia rispetto all'anno scorso abbiamo solo tre punti in meno, vuol dire che stiamo facendo molto bene. Tutte le partite sono finali, ognuna dà i tre punti. In questa settimana-tipo ho cercato soluzioni diverse per sbloccare la gara. Credo che in questi mesi, senza altri impegni, si potrà vedere qualcosa di meglio». Un precisazione sul Napoli a due velocità però la fa: «Qualche frase del presidente poteva aver fatto intendere che si sceglieva una competizione piuttosto di un'altra. Non è così, però si deve verificare se c'è la forza di portarle tutte avanti». Lavezzi in diffida per andar prima in vacanza? Nemmeno per sogno: «Se venisse ammonito non avrebbe grandi vantaggi: lunedì deve essere qui. So quanto è coinvolto e non ci vedo malizia». Sul mercato di gennaio e il possibile arrivo di Vargas non si fa sorprendere: «Non ne parlo. Io vorrei sempre i migliori, poi ci sono i parametri societarià». Come ad agosto: qualità sì, quantità no.